La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.
Pubblichiamo di seguito la lettera che ci ha scritto una donna calabrese di 53 anni a proposito della sua esperienza nel mondo del lavoro, nello specifico in quello del catering, cominciata quando era poco più che maggiorenne.
La lettera a Fanpage.it
"Eccomi a 53 anni ad essere "vecchia" per un posto di lavoro! Eppure io mangio e pago le tasse come una persona che ne ha 20. Ma non è cosi. Ho sempre lavorato dall'età di 19 anni, ho 2 figli, a 39 anni mi sono separata, in quegli anni ho lavorato full time per una azienda di catering che fornisce le mense scolastiche di tutta la città, fortunata e innamorata del mio lavoro. Dopo 14 lunghi anni l'azienda però è andata via e ne è subentrata un'altra che dal full time che avevo mi ha passato al part time. Le ore che facevo però erano sempre le stesse, e non contenti hanno giocato sul fatto che essendo una donna divorziata, e quindi bisognosa di avere un lavoro per mantenere la famiglia, mi hanno usata, non avendo rispetto per la mia persona.
A fine rapporto lavorativo non intendevano pagarmi l'ultimo mese lavorativo e neppure il TFR. Per finire, non avendo nessuna risposta chiara e contattandoli, non si sono fatti trovare, così ho deciso di rivolgermi ad un avvocato per avere ciò che mi spettava. Per concludere, il mio ex datore di lavoro riguardo il campo catering mi ha fatto terra bruciata intorno, ad oggi non riesco più ad avere un contratto lavorativo in questo campo".