La nostra redazione riceve lettere e testimonianze relative a storie che riguardano il mondo del lavoro. Decidiamo di pubblicarle non per dare un'immagine romantica del sacrificio, ma per spingere a una riflessione sulle condizioni e sulla grande disparità nell'accesso a servizi essenziali. Invitiamo i nostri lettori a scriverci le loro storie cliccando qui.
La lettera che pubblichiamo oggi la scrive una donna di 52 anni che racconta di aver perso il lavoro due anni fa dopo trenta anni in uno studio legale. Dice che da allora cerca attivamente una nuova occupazione, ma nessuno finora le ha dato una possibilità. E si dice delusa di tutto questo: "È molto molto difficile trovare un nuovo lavoro perché molti assumono con contratti di apprendistato o precedente esperienza di lavoro uguale a quella dell’offerta o richiedono inglese o magari trovano una persona che già sa fare quel tipo di lavoro. Di noi nessuno si preoccupa e ne parla".
La lettera a Fanpage.it
Sono una donna di 52 anni e ho perso il lavoro due anni fa. Per trenta anni ho lavorato in uno dei più prestigiosi studi legali della mia città come impiegata e segretaria. Fino a gennaio ho percepito sostegno per la disoccupazione, anche se quando sono stata licenziata ho iniziato subito a cercare lavoro tramite siti come Linkedln eccetera.
Anche nel mese precedente al licenziamento ho inviato una trentina di candidature ma nessuno mi ha risposto. In questi due anni sono stata contattata una decina di volte, ho fatto colloqui di persona e tutti mi dicono che il mio è un bel curriculum, ma poi nessuno mi ha assunto.
È molto molto difficile trovare un nuovo lavoro perché molti assumono con contratti di apprendistato o precedente esperienza di lavoro uguale a quella dell’offerta o richiedono inglese o magari trovano una persona che già sa fare quel tipo di lavoro.
Di noi nessuno si preoccupa e ne parla. Sono molto delusa perché dopo 30 anni mi sono dovuta reinventare.