“A 51 anni cerco lavoro e mi sento dire che sono vecchia. Con due figli e l’affitto come faccio a vivere?”
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"Dalla Calabria sono arrivata in Veneto, a Badia Polesine, nel 2019, in pieno Covid. I miei figli hanno deciso di venire al Nord per studiare all'Università, come fanno tanti nostri ragazzi, così io e mio marito li abbiamo seguiti. Pur essendo arrivata qui durante la pandemia e a 47 anni, quindi partendo già svantaggiata, ho trovato diverse opportunità, anche se sempre con contratti a scadenza. Ora invece ho perso il lavoro da dicembre e ormai da mesi continuo a inviare curriculum senza ricevere risposte".
A parlare è Federica (nome di fantasia, ndr), 51 anni, una delle tante persone che in Italia, dopo aver perso il lavoro in età adulta, faticano a ritrovare un impiego. La signora ha raccontato a Fanpage.it la sua storia lavorativa e le sue difficoltà.
"Dalla Calabria mi sono portata un bel bagaglio di esperienza. Ho sempre lavorato come impiegata nel settore turistico, nei villaggi, visto che la nostra terra vive di questo. In più, sono ragioniera e ho fatto reception, booking e mi sono occupata anche degli acquisti nelle strutture. A 19 anni ho lavorato come segretaria in un'autoscuola e, prima di avere due figli, sono stata assunta, sempre come impiegata, in una grande azienda che produce prodotti bio. Con tutta questa esperienza sono arrivata in Veneto che mi sentivo un'aquila, oggi invece mi sento un canarino e non ho più fiducia in nulla".
A dicembre è scaduto il contratto del suo ultimo impiego e la signora non riesce a trovarne uno nuovo. "Da mesi sto cercando lavoro tramite dieci agenzie diverse, con collocamento ordinario e mirato, perché sono categoria protetta, ma non riesco a trovare nulla. – spiega – Ma la cosa più assurda è che non ho fatto nemmeno un colloquio. Ieri sono stata chiamata dal centro per l'impiego di Rovigo, mi hanno detto che il mio curriculum era stato segnalato ma, come accaduto in altre occasioni, non è successo altro".
Come osserva la 51enne, molte aziende cercano il collocamento mirato, perché l'assunzione di categorie protette garantisce agevolazioni a livello fiscale. "Ma anche se viene proposto il mio curriculum, inerente all'offerta di lavoro, non ricevo nemmeno una chiamata e non faccio colloqui. Mi sento morta perché, quando finirà la disoccupazione, tra qualche mese, non saprò cosa fare. Mi trovo con due figli all'università, laureati a pieni voti ma adesso stanno facendo la specialistica, un affitto in Veneto, a 51 anni. Se non riesco a lavorare, come faccio a vivere?", si chiede la donna.
"Viviamo in uno Stato di diritto ma che diritto non dà: potrò andare in pensione a 67 anni ma ora che ne ho 51 anni mi dicono che sono già vecchia. Ho sempre lavorato nella mia vita e adesso non mi chiamano nemmeno per un colloquio. Se il problema è davvero l'età, siamo proprio alla frutta perché con il passare del tempo invecchio, mica ringiovanisco. Eppure con 30 anni di esperienza, sa quanto potrei dare ancora al mondo del lavoro? Ora che finirò la disoccupazione e non potrò fare richiesta del reddito di inclusione perché, grazie a Dio, mio marito lavora, come farò?".
Federica ha deciso di contattare Fanpage.it dopo aver letto le storie simili alla sua pubblicate sul sito negli scorsi mesi. "È giusto parlare di questo problema perché spesso le aziende non sanno che assumendo una persona della mia età e che prende la disoccupazione possono avere diversi sgravi fiscali, senza contare che sono una categoria protetta. E invece pensano che solo facendo contratti d'apprendistato e sfruttando i giovani possono spendere meno. Dal 2021 a oggi, in un modo e nell'altro, sono andata avanti, ma ora ho davvero paura di non farcela. Nemmeno mi vogliono vedere, sono sempre lì che aspetto con il telefono in mano ma non mi chiamano".
"Vorrei davvero capire qual è il problema: spesso mi sono sentita dire anche dall'ufficio di collocamento che il motivo per cui non mi chiamano è l'età, perché il curriculum è in linea con le offerte per cui vengo proposta. Non si possono dare risposte del genere alle persone. – conclude la signora – Ho sempre lavorato e non sono mai dipesa da nessuno, nemmeno da mio marito. A me non ha regalato niente e nessuno. Bisogna fare informazione su questo argomento perché a 51 anni non possiamo essere invisibili, non posso e non voglio sentirmi dire che alla mia età non posso più lavorare. Vorrei che la mia voce possa essere d'aiuto non solo a me, ma anche agli altri. Se pagare le tasse è un dovere, lavorare è un diritto, non dev'essere un'elemosina".