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Caso Davide Ferrerio, le ultime notizie

“A 21 anni dovevi essere qui”. Compleanno in coma irreversibile: il Bologna celebra Davide Ferrerio

La mamma gli ha fatto ascoltare la partita della sua squadra del cuore contro il Monza in ospedale: “Certo che mi fa piacere quello striscione per lui, la curva lo ricorda sempre”. E la donna chiede una giustizia rapida per i suoi aggressori.
A cura di Biagio Chiariello
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"A 21 anni dovevi essere qui, sei sempre in mezzo a noi". È il testo dello striscione con il quale la curva ‘Andrea Costa' della squadra del Bologna FC ieri pomeriggio ha ricordato e celebrato il compleanno del giovane Davide Ferrerio poco prima dell’inizio della partita tra tra la squadra di casa e il Monza allo stadio Renato Dall'Ara.

Il giovane tifoso bolognese è sempre in coma irreversibile, ricoverato al Maggiore, dopo essere stato aggredito ad agosto a Crotone, per uno scambio di persona. Intanto nei confronti dei tre imputati si è aperto il processo a Crotone, riaggiornato al 3 aprile prossimo. La famiglia si era presentata con la maglietta "Giustizia per Davide", nel ritratto scelto il ragazzo indossava la maglia rossoblù.

Famiglia che non lascia mai solo. "Sono qui da Davide –  ha detto ieri la madre Giuseppina Orlando – gli sto facendo vedere la partita. Certo che mi fa piacere quello striscione per lui, la curva lo ricorda sempre".

Davide Ferrerio
Davide Ferrerio

La donna ora chiede "una giustizia severa e certa". Davide è "una vittima innocente, doveva continuare la sua giovane vita, aveva tanti progetti", spiega la donna. E poi tuona:

Mio figlio è stato ucciso quella sera. Non si tratta di un tentato omicidio, ma di un omicidio consumato. Davide non è vivo. In quel letto c'è solo un corpo. È dimagrito 15 chili. È solo pelle e ossa. Me lo hanno ridotto così senza un motivo. Di lui non è rimasto nulla, solo il suo meraviglioso viso".

Davide è sempre stato un grande tifoso del Bologna Calcio e fin dopo il grave accaduto la tifoseria rossoblù e lo stesso team rossoblu si sono mobilitati per lui. Anche l'ex allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, scomparso recentemente, aveva diffuso sui social del club un messaggio nel quale invitava il giovane a non mollare e a tenere duro.

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