A 19 anni tenta il suicidio gettandosi in Arno: vigile urbano si tuffa e la salva
Eroico salvataggio nel primo pomeriggio di martedì a Firenze. Un vigile urbano in servizio sul lungarno infatti con un gesto istintivo è riuscito a salvare una ragazza di 19 anni che poco prima si era gettata volontariamente nel fiume. Tutto è accaduto in pochi attimi, la ragazza dopo aver ciondolato sul bordo del fiume si è lanciata in acqua attirando l'attenzione dei passanti che hanno subito allertato una pattuglia della polizia municipale che era in servizio poco lontano. Tra di loro l'agente Andrea Rossellini che, vista la situazione, non ha esitato un attimo e dopo essersi spogliato degli indumenti superflui si è tuffato per salvarla.
Grazie ala sua capacità l'Assistente capo è riuscito a riportarla a riva, non senza difficoltà. Poi infine una catena umana organizzata sull'argine del fiume da passanti e dall'altro agente di pattuglia ha tirato fuori entrambi. Sul posto infine sono arrivati i soccorritori per aiutare la ragazza che fortunatamente non ha riportato problemi seri anche se è stata comunque portata in ospedale dai sanitari del 118.
"Eravamo davanti alla caserma dei carabinieri per controllare i bus turistici. Ma ci ha raggiunti un passante che ci ha detto di aver notato una ragazza che camminava sul ponte di San Nicolò in modo strano, facendo su e giù. Neppure il tempo di avvicinarci che abbiamo sentito gridare. Siamo corsi al fiume, c'era già gente che guardava in Arno. Ho visto la ragazza trascinata dalla corrente, era già a 30 metri dalla riva” ha raccontato il vigile Rossellini a Repubblica, ricostruendo: "Il pericolo era che finisse nella pescaia. Mi sono tolto stivali e attrezzi vari e mi sono lanciato. E' stata una cosa istintiva. Fortunatamente l'ho raggiunta in tempo, anche se a un certo punto ho pensato di non farcela".
"Alla fine sono riuscito ad afferrarla e, con difficoltà, per via della corrente, sono faticosamente tornato a riva" ha aggiunto l'agente, raccontando: " Grazie al collega Christian Centofanti abbiamo fatto una catena umana che ci ha permesso di non vanificare tutti quegli sforzi proprio all'ultimo, risalire dall'acqua alla riva è molto complicato. Christian si è fatto tenere per un braccio da altre persone a riva ed è sceso sul greto, infilandosi in acqua. È riuscito ad afferrare sia me che lei, mentre aveva l'acqua ormai quasi al collo e rischiava di scivolare a sua volta nel fiume. Alla fine è andata bene, soprattutto per la ragazza: molto provata, ma salva".