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A 16 anni stuprata e gettata in strada a Rimini, arrestati 17enne e 18enne: incastrati dal dna

La 16enne aveva raccontato di essere stata avvicinata da due ragazzi attraverso i social e di aver accettato un incontro ma poi di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà nell’agosto scorso.
A cura di Antonio Palma
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Due giovani di 17 e 18 anni sono stati arrestati oggi dai carabinieri del comando provincia di Rimini con la pesantissima accusa di violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 16 anni. I fatti contestati risalgono all’agosto scorso quando la ragazza aveva chiamato i soccorsi dopo essere stata scaricata per strada da alcuni sconosciuti. La minorenne aveva raccontato di essere stata avvicinata da due ragazzi attraverso i social e di aver accettato un incontro ma poi di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.

La denuncia della 16enne

Trasportata al pronto soccorso di Rimini sotto shock e medicata dal personale sanitario, che aveva confermato la violenza con una prognosi di 30 giorni, la ragazzina aveva poi confermato il racconto senza però riuscire a identificare bene i suoi aggressori. Attraverso i pochi elementi forniti dalla sedicenne e dai dati delle telecamere di sorveglianza della zona, i carabinieri erano riusciti a risalire all’auto sulla quale era stata fatta salire la sedicenne e dalla quale era stata poi butta fuori dopo la violenza.

Due arresti incastrati dal DNA: uno è un minore

Successivamente si era risalito ai due minori, tra cui uno proveniente da fuori regione, ma per incastrarli è stato necessario l’esame del dna. La comparazione dei campioni prelevati dal personale sanitario sulla vittima e i profili analizzati dal Ris di Parma, infatti, alla fine hanno portato all’arresto dei due giovani.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Tribunale di Rimini e da quello dei Minori di Bologna. Il 18enne è stato portato nel carcere di Pesaro mentre il minore è stato trasferito nell'Istituto penale per minorenni di Bologna, in attesa degli interrogatori per la convalida delle misure.

Secondo quanto ricostruito finora, la ragazzina era stata contattata via social dai due e avrebbe concordato con loro una somma di denaro per un incontro. Giunta all'appuntamento però avrebbe cambiato idea e deciso di non partecipare ma l’avrebbero convinta a salire sulla propria vettura e a consumare droga. Una volta stordita, sarebbe stata stuprata in un capo e infine scaricata in strada.

L’avvocato della famiglia aveva parlato di problemi e fragilità della minorenne e di un rapporto morboso con i social. La ragazzina era stata seguita anche dagli assistenti sociali e dal Tribunale dei Minori. A causa delle difficoltà sarebbe stata collocata in una comunità dalla quale era stata poi anche allontanata.

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