Serbava una preoccupazione quotidiana Ramkrishna Ahirwar, 14enne che vive in India a Karmedi Vidisha nella regione di Madhya Pradesh: tutti i giorni il padre contadino rientrava alla sera tardi dai campi in condizioni di buio, in balia delle frequenti piogge torrenziali di quella zona e dei possibili attacchi degli animali e spesso con il telefono scarico. Vedere rincasare il padre fradicio tutti i giorni in quelle condizioni ha spinto il ragazzo a inventarsi una soluzione e oggi il suo "ombrello solare" l'ha porta fino in Giappone per presentare la sua invenzione a un evento patrocinato dal Ministero della Scienza e della Tecnologia.
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"Durante le piogge, mio padre – ha raccontato Ramkrishna in un'intervista a Hindustan Times – doveva portare una torcia in una mano e un ombrello con l'altra, anche durante le piogge. Così ho pensato che sarebbe stato bello se avessi pensato a un nuovo ombrello con una serie di caratteristiche che potesse lasciargli una mano libera.” L'ombrello pensato da Ramkrishna è dotato di due luci led a luminosità variabile (visibili anche a grande distanza), un caricabatterie per il telefono cellulare del padre, un riproduttore di suoni per spaventare gli animali selvatici e addirittura un lettore di mp3. Il tutto alimentato da alcuni piccoli pannelli solari posti nella parte superiore.
Tutto è stato costruito con oggetti di recupero: l'unità di ricarica, ad esempio, è stata recuperata da una racchetta elettrica per mosche e zanzare mentre i pannelli solari sono stati recuperati da alcune torce. "L'ombrello solare" ha avuto dapprima alcuni riconoscimenti a livello locale per poi essere presentato a esibizioni nazionali. Nei giorni scorsi la notizia: la sua invenzione è stata selezionata dal Giappone per il suo programma di scambio Sakura calendarizzato per maggio.
Così l'idea nata per una preoccupazione di famiglia diventa un esempio internazionale.