25 Aprile, svastiche e simboli inneggiati al fascismo: sfregiati monumenti della Resistenza
"Rischiamo che centinaia di cose messe in piedi per il 25 aprile ora vengano oscurate da questi imbecilli, che come tutti i ratti escono al buio". Sono le parole di Massimo Bisca, presidente Anpi Genova, alla notizia delle svastiche disegnate sulle lapidi a Mele per i martiri del Turchino e a Ceranesi per i Combattenti partigiani. Uno spregevole atto che purtroppo non è stato l'unico in questa giornata che commemora la Liberazione dal nazifascismo in Italia. Scritte e simboli inneggianti al fascismo sono stati tracciati, anche, sul Monumento ai Caduti situato nel parco della Resistenza e su alcuni edifici comunali a Ozzano dell'Emilia, nel Bolognese. A confermarlo è stato il sindaco, Luca Lelli, spiegando che, grazie a volontari della Pubblica assistenza e agli Alpini, che hanno occultato con bandiere tricolore le scritte prima di cancellarle, è stata comunque celebrata la cerimonia per il 25 Aprile.
Le parole del presidente Anpi di Genova
"Come quelli che vogliono trasformare il 25 aprile in una cosa diversa: sono condannati dalla storia e dal buon senso delle persone – aggiunge Massimo Bisc -. Poi a me fa male, aveva ragione Vittorio Foa quando disse a Giorgio Pisanò al senato ‘Abbiamo vinto noi, tu sei qua. Avessi vinto tu, io sarei o contro un muro fucilato o mi avresti mandato in un campo di concentramento'". Quanti hanno combattuto per la Liberazione "si sono battuti per permettere a questi cialtroni di fare queste porcherie". "Questi sono irrecuperabili – aggiunge sugli autori del gesto – e comunque sono sconfitti dalla storia. Non vorrei che dietro due scritte di due imbecilli si perda il senso di questa giornata che è straordinaria, da tutte le notizie che ho da tutti i comuni della provincia, quest'anno ci sono più persone che seguono questa data".