Attentato di Boston: le foto inedite della cattura dell’attentatore Dzhokhar Tsarnaev
Un vero e proprio polverone, su Twitter e Facebook sopratutto, è stato innalzato dalla decisione di Rolling Stone, considerata la "Bibbia del Rock", di mettere in copertina Dzhokhar Tsarnaev il terrorista superstite dell’attentato durante la maratona di Boston. Le polemiche sono state innescate dal foto che la nota rivista lo presenta "come uno studente popolare e promettente è stato rovinato dalla sua famiglia, è finito nell’Islam radicale ed è diventato un mostro". Non è certo la prima volta che Rolling Stone devia dalla musica, ma in questo caso i lettori (e non solo) non ci stanno: "Che schifo, fare di un assassino una rockstar", "Rolling Stone che rende il terrorismo affascinante, è offensivo" e la "copertina doveva essere dedicata a chi è morto, a chi ha perso le gambe, e non al loro assassino", sono solo alcuni dei commenti (più soft) che è possibile leggere sulla pagina Facebook di Rolling Stone.
Ma non solo commenti. Il fotografo della polizia di Boston, il sergente Sean Murphy, ha infatti deciso di rispondere, in qualche modo, con la stessa moneta all'iniziativa del magazine, pubblicando le crude immagini della cattura di Dzhokhar. Lo si vede insanguinato e palesemente disorientato, mentre esce dalla barca nella quale si era nascosto dopo la fuga dalla polizia. Sulla fronte ha puntata la luce del laser di un fucile da cecchino. Le foto (nella gallery a fine articolo) sono state rilasciate dal fotografo al Boston Magazine. Quella di Murphy è una risposta polemica all'"insulto" del Rolling Stone, dice il sergente: "E’ un’offesa ad ogni persona che porta la divisa e alle famiglie che hanno perso i loro cari mentre erano in servizio". Le sue foto, dice, mostrano il vero Tsarnaev, "il vero attentatore di Boston, non qualcuno carino e lucidato per la copertina del giornale". Per protesta contro l'iniziativa di Rolling Stone alcuni supermercati e edicolanti hanno fatto sapere che non metteranno in vendita il numero.