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Attacco a petroliere nel Golfo dell’Oman, tensione Iran-Usa: “Accuse infondate”

Due petroliere, una norvegese e una giapponese, giovedì mattina sono state attaccate nel golfo dell’Oman e soccorse da navi militari di Usa e Iran. Il segretario di stato Usa Mike Pompeo ha accusato l’Iran per l’attacco. Iran che ha risposto negando ogni responsabilità e respingendo categoricamente le affermazioni degli Usa.
A cura di Susanna Picone
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Due petroliere sono state evacuate giovedì mattina nel golfo dell'Oman: gli equipaggi sono stati portati in salvo dalla marina militare dell'Iran e dalla Quinta flotta della marina militare americana, intervenute rispondendo alle richieste di soccorso. Le petroliere coinvolte sono la norvegese Front Altair di proprietà della società Frontline, battente bandiera delle isole Marshall, e la Kokuka Courageous della società giapponese Kokuka Sangyo, battente bandiera di Panama. Le cause dell'incidente non sono ancora note, ma il segretario di stato Usa Mike Pompeo giovedì sera ha accusato l'Iran per l'attacco. Iran che ha respinto “categoricamente” le affermazioni degli Usa della responsabilità di Teheran. Lo ha comunicato la missione iraniana all'Onu sottolineando che "condanna nei temi termini più forti" tali affermazioni. "La guerra economica degli Stati Uniti e il terrorismo contro il popolo iraniano, nonché la loro massiccia presenza militare nella regione sono stati e continuano a essere le principali fonti di insicurezza e instabilità nel Golfo Persico", è quanto si legge nella dichiarazione. "Né le invenzioni e le campagne di disinformazione, né incolpare vergognosamente gli altri – così la missione iraniana all'Onu – possono cambiare la realtà". Teheran ha "espresso preoccupazione per gli incidenti alle petroliere", chiedendo poi "alla comunità internazionale di essere all'altezza delle sue responsabilità nel prevenire le politiche e le pratiche sconsiderate e pericolose degli Usa e dei suoi alleati che aumentano le tensioni nella regione".

L'accusa degli Usa – L'armatore giapponese proprietario della petroliera Kokuka Courageous ha intanto riferito di aver notato “oggetti volanti” prima dell'esplosione, escludendo in questo modo che a causare i danni siano state mine come avevano suggerito dagli Stati Uniti. Da un video diffuso dal comando centrale americano, infatti, Mike Pompeo accusava l'Iran di aver rimosso durante i soccorsi una delle mine dal fianco della nave per nascondere le prove. Il segretario di Stato Mike Pompeo ha anche detto che Teheran “ha insultato il Giappone”, compiendo l'aggressione alla nave Kokuka Courageous.

Il video diffuso dagli Usa – In un video fatto circolare dal Pentagono si vedrebbe quella che viene descritta come una imbarcazione con dei Guardiani della Rivoluzione iraniani (Pasdaran), intenti a rimuovere quella che sembra essere una mina magnetica inesplosa dal fianco della petroliera giapponese danneggiata probabilmente da un'altra mina nel Golfo di Oman. Le immagini in bianco e nero sono state rilasciate dal comando centrale degli Stati Uniti: "Alle 16:10 ora locale una barca di pattuglia Irgc (Islamic revolutionary guard corps) Gashti Class si è avvicinata al Kokuka Courageous ed è stata osservata e registrata mentre rimuove una mina inesplosa" dallo scafo, ha affermato il portavoce Bill Urban.

Trump: "Immagini mostrano che è stato l'Iran" – Nella giornata di venerdì anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha puntato l'indice contro Teheran: “Ci sono immagini che mostrano che è stato l'Iran a provocare le esplosioni", ha detto durante un'intervista a Fox News. Alla domanda su come reagiranno gli Stati Uniti, Trump ha risposto: "Vedremo cosa succederà".

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