Omicidio di Elena Ceste. Pm: 30 anni di carcere per Buoninconti
UPDATE ore 13.50 – È di trent'anni di carcere la richiesta del pm Laura Deodato al processo con il rito abbreviato nei confronti del vigile del fuoco Michele Buoninconti, accusato dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere della moglie, Elena Ceste.
È ripreso stamattina presso il tribunale di Asti il processo a Michele Buoninconti, l'uomo accusato di aver ucciso Elena Ceste, sua moglie. La casalinga, madre di quattro figli, sparì dalla sua casa di Costigliole d'Asti il 24 gennaio 2014 per essere ritrovata morta dopo nove mesi in un canale di scolo poco distante. Oggi davanti al gup Roberto Amerio è prevista la requisitoria del pubblico ministero Laurea Deodato che dovrà formulare la richiesta di condanna per il vigile del fuoco astigiano. La parola dovrebbe poi passare ai legali della famiglia Ceste, parte civile nel procedimento, gli avvocati Deborah Abate Zaro e Carlo Tabbia. Per la prima volta di fianco a Buoninconti c'è il nuovo difensore nominato di recente, l'avvocato romano Giuseppe Marazzita, figlio del noto Nino.
Di professione vigile del fuoco, Buoninconti è arrivato in aula scortato dagli agenti della polizia penitenziaria di Verbania, presso il cui penitenziario è attualmente detenuto. Di recente una telefonata dell’imputato a un collega vigile del fuoco che aveva ritrovato il corpo di Elena Ceste aveva destato molti sospetti per lo strano tono e la sicurezza dimostrati, una reazione che aveva lasciato qualche dubbio neli inquirenti.
Secondo indiscrezioni il pm potrebbe chiedere nei confronti di Buoninconti la pena massima, quella dell'ergastolo: l'uomo infatti è accusato di omicidio volontario e gli sono state contestate due aggravanti, ossia la premeditazione e il rapporto di parentela, e anche l'occultamento del cadavere. La sentenza potrebbe arrivare nella prima settimana di ottobre.
Come si ricorderà Elena Ceste scomparve dalla casa in località San Pancrazione di Costigliole, la mattina del 24 gennaio 2014: suo marito Michele Buoninconti, rientrato dall’aver portato i quattro figli a scuola, aveva dichiarato di non averla più trovata. Quelli che seguirono furono mesi convulsi, con l'uomo che aveva ipotizzato possibili scenari, arrivando ad accusare alcune persone poi risultate estranee. Il corpo senza vita di Elena Ceste venne rinvenuto la mattina del 28 ottobre, casualmente durante lavori di pulitura del rio Mersa, al confine tra Isola e Costigliole, a un chilometro in linea d’aria dalla casa.