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Emergenza Rifiuti

Asìa: pugno duro per combattere l’emergenza rifiuti (VIDEO)

L’Asìa, azienda che gestisce i rifiuti di Napoli e provincia, ha deciso di portare avanti con forza la battaglia per risolvere l’emergenza: “bacchettando” i cittadini distratti e licenziando i dipendenti scorretti.
A cura di Susanna Picone
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Dossier Asia sui rifiuti: campionario dell'inciviltà a Napoli

La documentazione fotografica delle inadempienze dei napoletani

 L'Asìa, con tanto di fotografie scattate per strada, ha voluto testimoniare le gravi inadempienze dei napoletani.
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Sempre vivo a Napoli il problema emergenza rifiuti, anche se nelle ultime settimane la situazione appare in netto miglioramento. Dopo le prime mosse della giunta (sostenute da una buona dose di ottimismo) che ha appena firmato un piano ambizioso per ripulire la città, l’Asìa, l’azienda che gestisce la raccolta nel capoluogo campano, ha condotto una ricerca che ha testimoniato come le responsabilità siano appunto anche di molti cittadini, totalmente scevri di qualsiasi senso civico e del rispetto.

Nel video vediamo una vera e propria gallery di totale inciviltà: dal lancio del sacchetto direttamente dal motorino alla noncuranza nell’abbandonare i propri rifiuti nonostante un camion della raccolta abbia appena ripulito quella strada. Un’indagine che ha riguardato tre aree della città, Circumvallazione Caserma di Cavalleria a Fuorigrotta, via Cattolica a Bagnoli e via Woolf a Ponticelli, zone note per lo smaltimento abusivo dei rifiuti. Le immagini dimostrano inoltre che i "reati", a dimostrare il totale menefreghismo di questi cittadini, sono state commessi praticamente sempre in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti. Infrazioni commesse in 56 casi da uomini e in 28 da donne di tutte le età, anche da ragazzi minorenni.

raphael rossi, presidente dell'Asia
Raphael Rossi, il presidente dell'Asìa.

“Insieme per Napoli pulita: mai più scarichi abusivi: P’o Bbene d’a città cchesto nun se fa”, con questa campagna l’Asìa ha denunciato i fatti e non si è solo limitata a mettere alla gogna gli incivili, l’azienda ha infatti anche avviato un programma di bonifica delle discariche abusive e ha pubblicato un Ecovademecum per ricordare l’importanza della raccolta differenziata. Mentre il suo presidente Raphael Rossi si concede ai microfoni di fanpage.it per fare il bilancio dei primi tre mesi a capo dell’azienda, va ricordato ai napoletani che per combattere l’emergenza rifiuti a Napoli non basta solo l’impegno delle istituzioni ma è fondamentale un senso civico comune. Questa volta la lezione però non viene da quei “polentoni” che tanto avevano urtato la sensibilità dei partenopei.

Licenziato anche un dipendente dell'Asìa che chiedeva il pizzo sui rifiuti

Come però emergono cittadini napoletani evidentemente non tanto amanti della loro città, vengono fuori comportamenti a dir poco scorretti anche tra gli stessi dipendenti dell’Asìa. È stato infatti licenziato uno dei dipendenti dell’azienda beccato a chiedere il “pizzo” sui rifiuti. Il dipendente pare non si accontentasse dello stipendio del Comune per cui usava chiedere “un’offerta” ai napoletani che portavano i loro rifiuti nell’isola ecologica presso la quale lavorava. Chiaramente, dopo aver fatto le dovute verifiche, è scattato il licenziamento.

Chiaro segno, anche questo, della volontà da parte dell’azienda napoletana di risolvere, una volta per tutte questa emergenza. O almeno si spera che il licenziamento di chi lavora in maniera scorretta così come la denuncia dei comportamenti indecorosi di troppi napoletani possa far riflettere e aiutare a cambiare le cose.

Napoli, dipendente Asìa chiedeva il pizzo sui rifiuti

L'azienda ha scoperto il dipendente e lo ha licenziato

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