Ashley Olsen, autopsia conferma: è morta per strangolamento
Si è svolta lunedì all'istituto di medicina legale dell'ospedale di Careggi l'autopsia sul cadavere di Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta sabato scorso nel suo appartamento di via Santa Monica, a Firenze. Da quanto si apprende, i primi esami hanno confermato il decesso per strangolamento. Sul cadavere della donna sono stati eseguiti i prelievi per l'esame tossicologico e i tamponi per accertare se prima della morte ci sia stato un rapporto sessuale. Gli esami serviranno anche per un'eventuale estrazione del Dna da confrontare poi con il presunto assassino di Ashley. Al momento non ci sono indagati e la ricostruzione del compagno della donna, il pittore Federico Fiorentini, è ritenuta lineare. È stato l’uomo a trovare e anche a spostare il corpo senza vita, nudo, della compagna nel tentativo di rianimarla.
È giallo sul cellulare scomparso – Sul fronte investigativo le indagini, coordinate dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, si muovono su più fronti. Gli accertamenti sono concentrati sull’ultima notte di Ashley Olsen e dunque sugli incontri avvenuti tra giovedì e venerdì, quando in compagnia di due amiche la 35enne è andata al locale “Montecarla” in via del Bardi, in pieno centro storico. Uno degli scenari vagliati dagli investigatori è che la vittima possa essere stata uccisa da qualcuno incontrato, magari occasionalmente, proprio nel locale. Sarebbe stata lei a far entrare in casa l'omicida. Sulla porta non ci sono infatti segni di scasso. Gli investigatori stanno analizzando le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza piazzate intorno all’appartamento della donna ed è stato sequestrato anche il computer di Ashley, che risulterebbe rimasto acceso fino alla mattina di venerdì. Non si trova invece il suo cellulare, che risulta staccato da venerdì mattina, dal giorno precedente il ritrovamento del cadavere. Si tratta di capire se è stato perso o se è stato rubato dall'assassino.
Il padre di Ashley in silenzio davanti casa della figlia – Intanto, davanti casa di Ashley continuano ad arrivare fiori e messaggi. Anche il padre della donna, l’architetto e docente Walter Olsen, ieri pomeriggio si è recato davanti all’appartamento in via Santa Monica. Il professor Olsen, accompagnato da alcuni agenti di polizia e da personale del consolato Usa, non è entrato in casa, che è sotto sequestro, ed è rimasto per un po’ in strada in ginocchio. La mamma Jennifer che vive negli Stati Uniti ha postato un commovente messaggio sul suo profilo Facebook: “È un dolore troppo grande da sopportare”.