Articolo 18, Fornero accelera: “Ok al dialogo ma la riforma del lavoro si farà comunque”
Si è aperto stamattina a Palazzo Chigi il tavolo tra governo, sindacati e Confindustria per la riforma del lavoro, in quello che è il secondo confronto tra le parti dopo la fumata nera di lunedì scorso. Per il governo erano presenti, tra gli altri, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il viceministro al Lavoro, Michel Martone, e il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Assente, invece, il premier Mario Monti.
Protagonista principale dell'incontro è stata Elsa Fornero, che sembra aver assunto una posizione piuttosto deciso in merito alle trattative sull'articolo 18: «E' un dialogo, ma il Governo sa e farà di tutto per prendere il treno. Se lo facciamo insieme siamo contenti, altrimenti il Governo cercherà comunque di farlo», avrebbe detto il Ministro secondo quanto riferiscono fonti presenti alla riunione. L'intenzione del Governo sarebbe, quindi, quella di stringere i tempi («un vincolo», insieme a quello delle risorse) così da «chiudere in massimo due-tre settimane – precisando – meglio due che tre». La Fornero ha poi fatto capire che bisognerà dare una risposta a quegli «italiani che hanno subito esclusioni e non hanno avuto prospettive, appiattendosi su precarietà e basse aspirazioni.
Ma l’articolo 18 è stato «uno dei temi, non l’unico»della riunione di oggi sul tema della riforma del mercato del lavoro. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso della Telefonata con Maurizio Belpietro. «L’obiettivo è quello di creare posti di lavoro», ma «il mondo non è più fatto di cose a lungo termine, bisogna riprepararsi a nuovi lavori e occasioni». Un chiaro riferimento alle discusse dichiarazioni del premier Mario Monti sul posto fisso.