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Arrivati in Italia i 31 bambini adottati in Congo

I piccoli sono atterrati questa mattina all’aeroporto di Ciampino su un volo di stato. Ad accompagnarli il ministro Boschi.
A cura di D. F.
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L'aereo con a bordo 31 bambini congolesi adottati da 24 famiglie italiane è arrivato stamattina presso lo scalo di Ciampino. Il volo di stato, partito da Kinshasa, è atterrato alle 10 e 35, con un'ora di ritardo sulla tabella di marcia. Ad attenderlo le famiglie italiane da mesi in attesa di poter adottare i piccoli: uomini e donne, che diventaranno padri e madri di quei bambini, hanno accolto l'aereo con un applauso e grandissima commozione, fotografando il velivolo mentre concludera il rullaggio sulla pista. I 31 bambini sono stati accompagnati dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, che ha rappresentato le istituzioni nelle felice conclusione di una vicenda che aveva provocato dolore nelle famiglie che, pur avendo ottenuto l'autorizzazione all'adozione, sono state costrette ad attendere a lungo a causa del blocco imposto improvvisamente dal governo del Congo.

"Il viaggio – ha dichiarato il ministro Boschi – è andato bene. I bambini sono stati bravissimi. Ora pensiamo a far festa con le loro famiglie. È stato un lavoro impegnativo. Il mio ringraziamento va al personale di Palazzo Chigi, alla Farnesina, per tutto il lavoro che è stato fatto grazie anche alla sensibilità del presidente che ha sbloccato la situazione". "Nella riforma del terzo settore – ha aggiunto il ministro – cercheremo di affrontare anche il tema delle adozioni, lavoreremo per le famiglie che sono in una situazione analoga con lo stesso impegno".

Intervistato ieri Massimo De Toma, uno dei genitori, ha dichiarato: "Abbiamo avuto la comunicazione ufficiale dal ministero e dalla Cai",  la Commissione per le adozioni internazionali.  "E' una gioia immensa – ha detto ancora l'uomo  – per noi finisce una situazione di incertezza. Dipendeva tutto da situazione politica molto complicata, ma c'è stato un impegno molto determinato da parte del governo italiano, del ministero, della Cai e soprattutto del premier Renzi".  De Toma ha quindi detto: "Stiamo preparando una grande festa anche se, conoscendo bene il Paese di provenienza, aspettiamo di vederli. Ognuno di noi nella proprie case sta preparando una grande accoglienza per i bambini che vedranno per la prima volta il nostro Paese". "Ricordiamo però – ha concluso – che si tratta di bambini che sono abituati a non avere niente e che probabilmente rimarranno anche un po' storditi, quindi cerchiamo di preservarli nonostante il nostro grande entusiasmo".

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