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Arriva un bonus extra per i dipendenti statali: aumento in busta paga da 20 euro al mese

Per sopperire alla possibile cancellazione o riduzione del bonus degli 80 euro per alcuni dipendenti pubblici, arriva un bonus extra per gli statali da 20 euro lordi al mese. L’ipotesi è allo studio di governo e sindacati all’interno della trattativa sul rinnovo del contratto dei dipendenti statali.
A cura di Stefano Rizzuti
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Arriva un bonus extra per gli statali con redditi più bassi. L’ipotesi allo studio di governo e sindacati per il rinnovo del contratto degli statali è quella di prevedere un aumento in busta paga di 20 euro lordi al mesi per i dipendenti pubblici che già prendono il bonus degli 80 euro. La contrattazione tra l’Aran, che si occupa della trattativa per il governo, e i sindacati continua e sembra potersi chiudere entro Natale, secondo la volontà espressa da entrambe le parti.

L’aumento in busta paga di 20 euro lordi per i dipendenti pubblici servirebbe anche per colmare la possibile cancellazione del bonus degli 80 euro per alcune categorie di lavoratori. In particolare, con l’aumento di 85 euro lordi – circa 50 netti – già prevista dal rinnovo del contratto come stabilito da ormai un anno, alcuni lavoratori che si ritrovano al limite rispetto alla soglia massima di reddito per avere accesso agli 80 euro, rischiano di perdere questo privilegio superando il tetto fissato. L’ultima legge di bilancio è intervenuta a tal proposito cercando di salvaguardare almeno parte dei 300mila dipendenti pubblici a rischio.

Con la manovra la soglia per accedere al bonus è aumentata passando da 26mila a 26.600 euro. Sopra quel reddito non si ha più diritto agli 80 euro. Aumentata anche la soglia sopra la quale il bonus viene rimodulato e in parte tagliato: si passa dai 24mila ai 24.600 euro. Ma questo innalzamento potrebbe non bastare, motivo per cui si è pensato di aggiungere questo “elemento perequativo” da 20 euro lordi.

La contrattazione prosegue anche su altri elementi. Negli scorsi giorni si è parlato delle novità per la pausa pranzo, con un break minimo che potrebbe essere di soli dieci minuti e un limite per i buoni pasto fissato a sette euro. Ci sono poi altre iniziative nel contratto, tra cui alcune di sostegno al reddito della famiglia come sussidi e rimborsi per i nuclei con redditi più bassi, tramite operazioni di supporto all’istruzione e promozione del merito dei figli con agevolazioni per l’acquisto dei libri di testo, per le rette di asilo e università e con contributi a favore di attività culturali, ricreative e sociali.

L’obiettivo di governo e sindacati è quello di chiudere entro Natale la partita del rinnovo contrattuale degli statali, ma al centro della discussione rimangono punti spinosi come l’articolo 3, considerato il più delicato perché riguarda le relazioni sindacali e le materie che possono essere delegate alla contrattazione, soprattutto quelle riguardanti turni e orari. Su questo punto c’è ancora distanza tra le due parti e l’accordo non sembra ancora vicinissimo.

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