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Arriva il saldo e stralcio: chi e come può saldare il debito col fisco e quanto si paga

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione è stato pubblicato il modello per aderire al saldo e stralcio, il programma che consente di pagare i debiti fiscali e contributivi in misura ridotta per chi ha comprovate difficoltà economiche. Chi può aderire, come funziona, come presentare domanda e quanto si paga per saldare il proprio debito con il fisco.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha pubblicato sul suo sito il modello per presentare la domanda di adesione al saldo e stralcio, il programma che consente, in “situazione di grave e comprovata difficoltà economica”, di pagare i debiti fiscali e contributivi in forma ridotta. In particolare, il contribuente può saldare il debito con il fisco pagando solo una percentuale di quanto dovuto che può andare dal 16% al 35% del totale, senza alcun interesse di mora o sanzioni. Il saldo e stralcio è una misura introdotta con l’approvazione della legge di Bilancio e si affianca alla rottamazione ter, voluta dal governo e inserita nel decreto fiscale collegato alla manovra.

Chi può aderire al saldo e stralcio

Al saldo e stralcio, come detto, può aderire chi si trova in situazione di grave e comprovata difficoltà economica. Un concetto che riguarda le persone fisiche con un Isee del nucleo familiare non superiore ai 20mila euro. Rientrano anche coloro i quali hanno già aperto una procedura di liquidazione prevista dalla legge sul sovraindebitamento alla data di presentazione della dichiarazione. La misura vale per i contribuenti che siano persone fisiche e rientrino sia nei requisiti di reddito che in quelli patrimoniali. Si può aderire in caso di debiti con il fisco accumulati tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017: sia per omesso versamento di imposte risultanti da dichiarazioni annuali o da attività, sia per omesso versamento di contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o a gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’Inps, Rientra nel saldo e stralcio anche chi ha aderito alle precedenti rottamazioni delle cartelle ma non ha perfezionato integralmente i pagamenti.

Come aderire al saldo e stralcio

Il modello per aderire al saldo e stralcio deve essere presentato entro il 30 aprile 2019: è disponibile sul sito ma anche agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per inviare la domanda di adesione è necessario fornire dati personali, indicare le cartelle da saldare e gli avvisi per il provvedimento di saldo e stralcio, fornire l’attestazione della situazione economica. Il modello va presentato tramite posta elettronica certificata insieme a una copia del documento d’identità e a tutta la documentazione richiesta, oppure agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Entro il 31 ottobre 2019 l’Agenzia delle Entrate comunica la somma dovuta e le scadenze da rispettare. Per chi presenta la richiesta ma non ha i requisiti necessari, l’Agenzia procede in automatico a una richiesta di accesso alla rottamazione ter. Chi aderisce al saldo e stralcio può decidere se pagare in un’unica soluzione l’importo dovuto entro il 30 novembre 2019 oppure in cinque rate: il 35% della somma va versato entro il 30 novembre 2019, il 20% entro il 31 marzo 2020, il 15% entro il 31 luglio 2020, il 15% entro il 31 marzo 2021 e l’ultimo 15% entro il 31 luglio 2021. In caso di rateizzazione si paga un interesse annuo del 2% che si calcola a partire dal primo dicembre 2019.

Quanto si paga

Chi aderisce al saldo e stralcio non pagherà né interessi né sanzioni, ma solamente una percentuale di quanto dovuto calcolata sulla base della situazione economica del contribuente.  Si paga il 16% del dovuto per chi ha un Isee inferiore agli 8.500 euro; il 20% con Isee da 8.500 a 12.500 euro; il 35% nel caso in cui sia tra i 12.500 e i 20.000 euro. Per chi ha in corso una procedura di liquidazione per sovraindebitamento, la percentuale da pagare è del 10%.

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