Scontro M5S-Lega, Di Maio: “È una tangentopoli bis”. Salvini: “Lavori anziché insultarmi”
Il sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus, della Lega, è stato arrestato perché indagato per corruzione insieme al vicesindaco e all'assessore alle opere pubbliche. Continuano i giorni di fuoco in Lombardia dopo i 43 arresti della scorsa settimana, tra politici del centrodestra e imprenditori, e l'indagine in corso per abuso d'ufficio a carico del presidente della Regione, il leghista Attilio Fontana. Per non parlare del caso che ha messo a dura prova la stabilità del governo, ovvero quello del sottosegretario Armando Siri, uomo di fiducia di Matteo Salvini indagato per corruzione, e con la vicenda spese pazze in Liguria che presto vedrà la sentenza per Edoardo Rixi, un altro uomo chiave del Carroccio e viceministro dei Trasporti. "Ormai credo che sia chiaro ed evidente che c'è un'emergenza corruzione enorme in questo Paese con una tangentopoli bis che stiamo vedendo nelle inchieste che si susseguono ormai ogni giorno nelle ultime tre settimane – ha commentato il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio – E dico anche che domenica 26 maggio, alle elezioni europee, la scelta è tra noi e la tangentopoli bis".
Secondo il ministro del Lavoro "il tema vero è che abbiamo una vera e propria nuova tangentopoli che sta colpendo tutte le forze politiche, tutti i partiti – ha sottolineato Di Maio – E noi dobbiamo arginare questo genere di comportamenti non solo con le leggi, perché la legge anticorruzione evidentemente sta funzionando e ringrazio i magistrati e le forze dell'ordine che portano avanti queste inchieste, ma dobbiamo arginare questi comportamenti anche con un atteggiamento politico diverso". Infatti, ha continuato il capo politico del Movimento 5 Stelle, "quando abbiamo chiesto, ad esempio, le dimissioni del sottosegretario indagato per corruzione – Armando Siri – o quando in passato ci siamo battuti per far rispettare la questione morale a tutte le forze politiche – ha spiegato Di Maio – lo abbiamo fatto perché la corruzione si combatte anche intervenendo come politica prima delle inchieste e prima delle sentenze".
Salvini: "Di Maio pensi ai morti sul lavoro"
Si apre un nuovo fronte di tensione all'Interno della maggioranza di governo, con i due vicepresidenti del Consiglio, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che si scontrano sul tema dei morti sul lavoro. "Sono sicuro che il ministro del Lavoro si occuperà anche di questo, quando avrà finito di insultare coloro che lavorano con lui – ha attaccato il leader della Lega – A me spiace perchè gli insulti delle opposizioni, di Renzi, di Zingaretti, gli attacchi della Boldrini ci stanno, ma gli insulti quotidiani di Grillo e degli alleati mi spiacciono perché io sono fedele, mantengo la parola e lavoriamo insieme da quasi un anno". Mentre il capo politico del Movimento 5 Stelle ha replicato: "Trovo triste e inumano che si faccia campagna elettorale sul tema dei morti sul lavoro".