Arresti No Tav: le reazioni del movimento e del web
In seguito al blitz di questa mattina, quando 26 attivisti no Tav sono stati arrestati per le manifestazioni in Val di Susa, i fari si sono accesi nuovamente sulla vicenda, scatenando reazioni e dure polemiche. Centocinquanta agenti della polizia di diverse città italiane, tra cui Torino, Palermo, Milano, Genova e Padova, hanno arrestato 26 attivisti per gli scontri avvenuti la scorsa estate durante le manifestazioni in Val di susa, contro la linea ferroviaria Tav Torino-Lione. Il leader del movimento, Alberto Perino, parla di "un'operazione attuata per deligittimarci" e inserisce gli arresti in un contesto cui anche tutte le altre categorie di lavoratori si stanno avvicinando, ultimamente, ovvero "le proteste alla ‘cura' di Monti". Il leader di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, ha scritto un messaggio di solidarietà sul suo blog, e il tema è discusso molto anche sui social network: il Trending Topic di Twitter è #notav.
Il blitz all'alba, le reazioni
Ai 26 attivisti no Tav arrestati questa mattina, i reati contestati sono resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso. Quasi tutti appartengono all'area dell'autonomia, dell'anarchia e dei centri sociali, tra i 26 fermati c'è anche un ex Br. Il leader del movimento che si oppone al Tav Torino-Lione, Alberto Perino, ha affermato: "Fermarci? Ma neanche per sogno". Secondo Perino il blitz di stamane è un'operazione attuata per "criminalizzarci e deligittimarci ma non ci spaventa. Questa è l'ennesima riprova che non hanno capito nulla, il nostro è un movimento popolare, il faro delle proteste che si stanno creando in Italia". Secondo Perino, gli arresti coincidono perfettamente con il periodo delle grandi proteste sollevate contro il governo Monti, la mossa, quindi, è considerata "strumentale".
Il leader di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, è stato tra i primi a commentare la notizia del blitz no Tav. Sul suo blog ha spiegato:
Gli arresti di stamane sono l’ennesimo tentativo di ridurre il movimento NO TAV ad un problema di ordine pubblico al fine di dividerlo e delegittimarlo. È l’ennesimo punto di continuità tra il governo Berlusconi e il governo Monti, non si riconoscono le ragioni di chi protesta, non si tratta, ma si agisce militarmente, si determina un clima di tensione e poi si processa sulla base degli scontri che avvengono".
Anche su Twitter la notizia ha avuto una vasta eco, il primo TT è proprio #notav.
Tra gli arrestati #notav un consigliere comunale colpevole solo di aver partecipato ad una manifestazione politica. Un atto da ventennio.
i #notav arrestati i #camionisti premiati.
ma per favore, se i notav avessero creato i disagi dei #tir li avrebbero fucilati!
Come mai neanche un poliziotto arrestato? Ma non era la polizia a sparare lacrimogeni ad altezza d'uomo? #notav