Arresti in Vaticano, Chaouqui accusa monsignor Balda: “Io innocente”
Dice di essere assolutamente estranea ai fatti Francesca Immacolata Chaouqui, 32enne che nel luglio 2013 è stata nominata da Papa Francesco membro della Cosea, Commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione delle strutture economico-amministrative della Santa Sede, unica donna e italiana su otto membri. L’ex collaboratrice laica del Vaticano è stata accusata e arrestata insieme a monsignor Lucio Angel Vallejo Balda per “rivelazione di notizie o documenti di cui è vietata la divulgazione”: i due rischiano fino a 8 anni di carcere. All'indomani della bufera giudiziaria di Vatileaks 2, Francesca Chaouqui parla al Corriere della Sera e a La Stampa e ribadisce la sua estraneità ai fatti. La donna punta invece il dito contro monsignor Balda. “Io – racconta ai quotidiani – sto benissimo. Com-ple-tamen-te estranea ai fatti. È il monsignore che ha cercato di tirarmi in ballo, capirà, c'è un clima molto brutto…”. Chaouqui sottolinea di non aver nulla da rimproverarsi perché a suo dire è il religioso “che se l'è presa con me, io non c'entro nulla”. “Del resto è solo la punta dell'iceberg: c'è anche la storia del computer violato di Milone… C'è un clima da lunghi coltelli”, “anche per via delle due nomine mancate: prima il monsignore sperava di diventare segretario della Segreteria per l'Economia, poi di essere nominato Revisore generale della Santa Sede”, così ancora Francesca Immacolata.
“Sono totalmente innocente e lo dimostrerò” – A proposito del suo arresto Chaouqui dice di essersi “presentata spontaneamente”: “Mi ha chiamato sabato la Gendarmeria vaticana: dottoressa, c'è bisogno che lei venga. E io dopo venti minuti stavo là. Gentilissimi, i gendarmi, un comportamento esemplare da grandi professionisti”, spiega affermando di aver dato tutta la sua collaborazione e dunque di essere stata scarcerata. Anzi, la pierre ha precisato di non essere stata mai in cella ma di aver dormito “in comunità dai salesiani”. Nel colloquio con La Stampa Chaouqui assicura inoltre di “non entrarci nulla con corvi e talpe”. “Ha fatto tutto” monsignor Balda, “anzi io ho cercato di fermarlo”. La sua collaborazione con le autorità vaticane – ha spiegato ancora – “non va interpretata come un pentimento né come un'ammissione di colpa perché non ho nulla da ammettere e nulla di cui pentirmi”: “Sono totalmente innocente e lo dimostrerò”.
Papa Francesco: "Avanti con serenità e determinazione"
Sarebbe un Papa deluso dai comportamenti di alcuni prelati ma non preoccupato e generalmente sereno quello visto in questi giorni in Vaticano dopo il nuovo scandalo che sta facendo tremare le gerarchie ecclesiastiche. A confermarlo il sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Giovanni Becciu che sul suo account Twitter, assicura: "Ho appena visto il Papa. Le sue parole testuali sono state: andiamo avanti con serenità e determinazione". Poco prima anche monsignor Nunzio Galantino, ai microfoni di TV2000, ha raccontato di aver incontrato un Papa Francesco molto sereno proprio mentre Francesca Immacolata Choaqui veniva interrogata e dichiarata in arresto per la fuga di documenti riservata dal Vaticano. "Mi metto nei suoi panni, qualsiasi figlio della Chiesa davanti a questi attacchi concentrici non può rimanere indifferente ma non mi è sembrato particolarmente amareggiato" ha rivelato il segretario della Cei.