Arrestato Calisto Tanzi, otto anni di carcere per l’ex-patron di Parmalat
È finito in manette l'ex numero uno di Parmalat, Calisto Tanzi, condotto nel carcere di Parma dagli agenti della Guardia di Finanza. Soltanto ieri, la Corte di Cassazione aveva condannato Tanzi a otto anni e un mese di reclusione, ridotti rispetto ai dieci anni inflitti dalla Corte di Appello di Milano. Il sostituto procuratore generale di Milano ha valutato di richiedere l'arresto dell'uomo, nonostante i suoi legali avessero chiesto la sospensione della pena a causa delle gravi condizioni di salute in cui si trova Tanzi. Dovrà pronunciarsi il tribunale di sorveglianza, che dovrà scegliere se concedere al settantaduenne gli arresti domiciliari.
Nelle ultime settimane, Parlamalat è stata fatta oggetto di un'Opa da parte della francese Lactalis, ma fu protagonista di uno dei più grandi “crac” della storia italiana, che lasciò senza risparmi migliaia di piccoli investitori. Calisto Tanzi non dovrà scontare tutta la pena comminatagli, infatti sei mesi saranno sottratti al totale in quanto allo scoppiare dell'inchiesta nel 2003, l'ex-patron di Parmalat finì in carcerazione preventiva. Secondo i legali, potrebbero essere sottratti anche tre anni in virtù dell'indulto approvato nel 2006 dal governo Prodi. Calisto Tanzi dovrebbe restare in arresto per quattro anni e sette mesi.
Oggetto del processo che l'ha visto riconoscere come colpevole non c'è la bancarotta della Parmalat, per cui Tanzi è già stato condannato a 18 anni di reclusione nel processo di primo grado che si celebra a Parma. Bensì, le attività di insider trading atte a ingannare il mercato azionario di Parmalat e nascondere la reale situazione economica della società.