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Arabia Saudita:il sovrano Abdullah concederà il diritto di voto alle donne?

Per placare le prime avvisaglie di rivolta, il sovrano saudita Abdullah è pronto a concedere il diritto di voto alle donne. Intanto si mobilitano il popolo della rete e gli intellettuali.
A cura di Alfonso Biondi
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Donne dell'Arabia Saudita

Continua a soffiare il vento di rivolta nel mondo arabo. E in queste ore una leggera brezza è arrivata anche in Arabia Saudita: per l'11 marzo, infatti, un gruppo di attivisti ha convocato la "Giornata della rabbia" allo scopo di chiedere un governo eletto dal popolo e la scarcerazione dei detenuti politici.

La rete, come nelle rivolte degli altri paese nordafricani, è il posto in cui ci si confronta e in cui si decidono luoghi e modalità della protesta. Domenica scorsa, come riporta La Repubblica, un centinaio di intellettuali ha lanciato un appello affinché nel paese vengano varate le dovute riforme politiche, economiche e sociale. In particolare vengono chieste una monarchia costituzionale, una costituzione e la separazione dei poteri.

I violenti scontri già visti in Egitto (cui sono seguite le dimissioni di Mubarak) e guerra civile che in Libia vede contrapposti i ribelli a Mu'ammar Gheddafi hanno senza dubbio fatto riflettere il re saudita Abdullah, il quale, fiutata la brutta aria che tira, pare voglia fare un passo verso il popolo. Come? Concedendo alle donne il diritto di voto.

La condizione della donna in Arabia Saudita può facilmente essere riassunta nel proverbio arabo "Una ragazza non possiede altro che il suo velo e la sua tomba". Sono molte infatti le discriminazioni che le donne arabe subiscono quotidianamente: non possono percorrere le strade pubbliche a bordo di una bicicletta, non possono guidare automobili, non possono lavorare nel settore petrolifero, non possono fare shopping se non accompagnate da un membro della famiglia. Ma la lista dei divieti per il gentil sesso è ben più lunga.

La possibile concessione del sovrano Abdullah, qualora si concretizzasse,potrebbe essere considerata una grande conquista per l'universo femminile. Il bicchiere, però, andrebbe considerato ancora mezzo vuoto: la proposta di Abdullah, infatti, prevede solo il diritto di voto per le donne e non la loro eleggibilità. Gli intellettuali, invece, chiedono che anche il gentil sesso abbia pieno accesso al lavoro, all'istruzione, alla proprietà e alla partecipazione alla vita pubblica. Il sovrano ha annunciato che verranno presi dei provvedimenti anche per contrastare l'inflazione e per favorire l'occupazione giovanile. L'impressione è però che una monarchia assoluta i cittadini arabi non la vogliano proprio più.

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