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Appendino, avviso di garanzia per i fatti di Piazza San Carlo per il sindaco di Torino

Avviso di garanzia anche per il sindaco di Torino del M5S Chiara Appendino, che ha fatto sapere che offrirà la sua collaborazione agli inquirenti per accertare le responsabilità per gli incidenti di Piazza san Carlo, nel capoluogo piemontese. Avvisi di garanzia anche per l’ex capo di gabinetto del Comune Paolo Giordana e per il capo di gabinetto della questura Michelle Mollo.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Pochi minuti fa mi è stato notificato dalla Procura di Torino un avviso di garanzia per i fatti di piazza San Carlo". Questa è la nota diffusa dalla sindaca di Torino Chiara Appendino. "Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti – aggiunge -, poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno". 

Avevano pensato a un attacco al M5S i grillini, alla vigilia del voto in Sicilia. Quando la finale di Champions league a giugno finì nel sangue Chiara Appendino non pensava che sarebbe finita così: sarebbero in totale una ventina gli indagati, tutti tra i vertici cittadini. Secondo l'Ansa ci sarebbe anche un alto dirigente della questura di Torino, Angelo Sanna, fra i destinatari dei provvedimenti giudiziari spiccati dalla procura nell'inchiesta. Un altro avviso, oltre a quello per alcuni dirigenti e funzionari del Comune come Paolo Lubbia, è stato notificato a Danilo Bessone, uno dei responsabili di Turismo Torino, l'ente comunale cui venne affidata l'organizzazione della serata. Coinvolto anche il capo di gabinetto della Questura di Torino, Michele Mollo. Avvisi di garanzia anche per l'ex capo di gabinetto Paolo Giaordana, che ha rassegnato le dimissioni una settimana fa per aver chiesto al presidente dell'azienda trasporti di annullare una multa ad un amico. Un morto, la 38enne Erika Pioletti, e 1500 feriti, questo il bilancio di quella tragica notte.

L'inchiesta, condotta dai pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo, ha messo in luce  errori nell’organizzazione dell’evento e nella gestione dell’emergenza, quando a catena nella folla si è propagato il panico.

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