Anonymous “spegne” il sito dell’Nsa, ma l’agenzia nega: “Problema tecnico”
Non c'è pace per la National Security Agency, entrata ormai nell'occhio del ciclone in seguito alle rivelazioni della "talpa", Edward Snowden. L'agenzia che, è in grado di intercettare le comunicazioni di tutto il mondo, anche quelle dei potenti della Terra, come rivelato dal Guardian, ha comunicato di aver un problema tecnico sul proprio sito. Immediatamente Anonymous, il collettivo di pirati informatici, ha rivendicato la paternità dell'attacco hacker e del conseguente black-out del sito web, reso inaccessibile per alcune ore. Poi è arrivato il commento di una portavoce, Vanee Vines, che ha confermato le criticità e i lavori in corso. Allo stesso tempo, altre fonti hanno negato l'intrusione di pirati informatici, così come anche la sottrazione di dati. "Nsa.gov non è stato accessibile per parecchie ore a causa di un errore interno occorso durante un aggiornamento programmato. La questione sarà risolta in serata (ora locale, di primo mattino in Italia; ndr)", ha aggiunto. "Le asserzioni secondo cui il blocco sarebbe stato provocato da un intenzionale attacco informatico non sono veritiere", ha concluso la portavoce.
Sembra il problema sia derivato da un sovraccarico di contatti, tattica privilegiata dai pirati informatici per mandarli in tilt i siti. Il cosiddetto "distribuited-denial-of-service" che consiste nel convogliare un massiccio traffico per far "crollare" le vittime del web. Allo stesso tempo, scrive il Wall Street Journal, da un account Twitter chiamato @annoymousAsia, ritenuto affiliato al gruppo Anonymous, è arrivata la rivendicazione. Successivamente, altri vari "cinguettii" sul social network in cui si affermava che l'azione era da interpretare come una rappresaglia contro l'attività dell'Nsa.