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Anci contro la manovra: continuano le polemiche anche all’interno del Pdl (VIDEO)

La manovra ha già ricevuto l’ok al Senato ma gli incontri e le proposte da parte di diversi membri della maggioranza non si fermano. Alemanno annuncia: “A rischio dei servizi che chiuderanno definitivamente”.
A cura di Susanna Picone
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Anci contro la manovra

Continuano le proteste contro la manovra anche all'interno dello stesso Pdl

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Dopo l’incontro di piazza Montecitorio di qualche giorno fa tra Conferenza delle Regioni, sindaci e province, si è tenuta ieri pomeriggio una conferenza stampa nella sede dell’Anci dove erano nuovamente presenti, fra gli altri, il governatore della Regione Lazio Renata Polverini, quello della Lombardia Roberto Formigoni, il sindaco di Roma Gianni Alemanno insieme al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errari e il vicepresidente Anci Graziano Del Rio. La speranza di tutti è quella di riuscire ancora a dialogare con il governo e quindi di modificare una manovra devastante per troppe ragioni.

Le autonomie locali chiedono a maggioranza e opposizione di collaborare attivamente contro una manovra che, ricordiamolo, ha già incassato la fiducia al Senato.

L’Associazione nazionale dei comuni italiani presenterà un ricorso alla Corte Costituzionale sugli articoli 4 e 16 della manovra, cioè quelli che obbligano le amministrazioni locali alla dismissione delle società partecipate e che intervengono sull’organizzazione istituzionale dei piccoli comuni.

Gianni Alemanno, durante la conferenza stampa, ha reso noto quelle che sono le sue preoccupazioni maggiori derivanti dai tagli previsti dalla manovra. Il sindaco di Roma ha parlato, per esempio, dei rischi per i servizi che potrebbero non essere più garantiti. Primo fra tutti il trasporto pubblico locale: un biglietto che oggi ha un costo ragionevole potrebbe non essere più garantito. A rischiare molto sono anche i servizi sociali, si andrebbero ad abbassare infatti i livelli di assistenza garantiti.

Obiettivamente delle preoccupazioni legittime e che, di regola, dovrebbero quantomeno permettere un dialogo serio prima di prendere decisioni. Non sono tutti però dello stesso avviso: i tre esponenti più illustri del Pdl che maggiormente stanno lavorando contro la manovra – Polverini, Formigoni e Alemanno – sono stati duramente attaccati sulle pagine de Il Giornale. Feltri e Sallusti hanno “invitato” costoro a “vendere i loro gioielli” e di non lamentarsi dei tagli effettuati. I tre, dopo essersi consultati, hanno deciso di vergare una durissima nota: «In merito all’articolo comparso sulle pagine de Il Giornale sbaglia di grosso chi, tra giornalisti, direttori e loro eventuali suggeritori, si illude di fermare con messaggi dal sapore ricattatorio la nostra giusta azione a difesa dei cittadini da una manovra che fa saltare i bilanci di regioni e comuni e risparmia l’amministrazione dello stato e i suoi privilegi».

I toni insomma si scaldano sempre di più e per una volta non ci troviamo solo di fronte alle proteste della solita opposizione: il Pdl sembra sempre più diviso al suo interno, cosa farà il Governo?

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