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Anche Cipro chiede il salvataggio all’Europa

Dopo la Grecia e la Spagna anche Cipro chiede l’acceso ai finanziamenti del Fondo salva Stati europeo dopo che Fitch ha portato il rating del Paese a livello “spazzatura”.
A cura di Antonio Palma
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Anche Cipro chiede il salvataggio all'Europa

Infine anche Cipro si è dovuta arrendere, con un debito pubblico troppo grande e con le banche enormemente esposte con i titoli di stato della vicina Grecia e ormai prossime al collasso, al Governo cipriota non restava altro da fare se non chiedere il soccorso dell'Europa. Dopo voci che si sono rincorse per tutta la mattinata, tra annunci, anticipazioni e smentite il Governo locale ha ufficialmente comunicato di aver presentato una richiesta formale di aiuto all'Unione Europea per poter accedere ai finanziamenti del fondo salva Stati Efsf/Esm. Come hanno precisato dal Governo di Nicosia la richiesta serve a contenere i rischi di default per il Paese alla luce dell'impatto negativo che ha avuto la crisi greca sul suo sistema finanziario. I due Paesi infatti economicamente sono molto legati e la crisi dell'uno non poteva che influire negativamente sull'altro.

Fitch declassa il rating a livello spazzatura – Del resto la notizia della richiesta di aiuto non è arrivata caso, ma subito dopo l'annuncio da parte di Fitch di un ulteriore abbassamento del rating dei titoli di stato arrivato a BB+ ovvero a livello "spazzatura". Il downgrade di Cipro da parte di Fitch segue quello precedente di Moody's, ed era ormai chiaro da settimane che le banche cipriote avessero disperato bisogno di ricapitalizzazione con il secondo maggior istituto di credito del Paese prossimo al collasso. Al governo resta meno di una settimana per ricapitalizzare le banche così la scelta di chiedere aiuto all'Ue appariva quasi scontata.

Per l'Europa un'altra falla da tamponare – Per L'Europa un altro grattacapo in vista del consiglio europeo di fine settimana, visto che oggi anche la Spagna ha formalizzato la sua richiesta di aiuti e Atene ha proposto una modifica degli accordi precedenti proprio sul salvataggio. A complicare le cose oggi la notizia delle dimissioni del neo Ministro dell'economia greco, colpito da un malore, che comunque non sarebbe andato a Bruxelles, e le parole della Cancelliera Angela Merkel che ha stoppato un po' tutti sulla questione della condivisone del debito.

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