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L'omicidio Meredith Kercher

Amanda Knox: “Se condannata per l’omicidio Meredith sarò latitante”

La ragazza americana imputata nel processo in corso a Firenze ha detto di voler incontrare i familiari di Meredith Kercher, di voler spiegare loro di essere innocente. La sentenza che riguarda lei e l’ex fidanzato Raffaele Sollecito arriverà il 20 gennaio.
A cura di Susanna Picone
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Passa da Perugia a Firenze il processo che vede come protagonista la ragazza americana al centro di una delle vicende giudiziarie più chiacchierate degli ultimi anni, quella dell’omicidio di Meredith Kercher. Il giudice ha accolto la richiesta dei legali della Knox.
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Fra pochi giorni Amanda Knox e Raffaele Sollecito conosceranno il loro destino. Sapranno se potranno finalmente liberarsi da un incubo o se la giustizia li riconoscerà (di nuovo) colpevoli dell’omicidio di Meredith Kercher. È prevista il prossimo 20 gennaio la sentenza del processo d’appello bis sull’omicidio della studentessa inglese che si sta svolgendo a Firenze. Un processo che ha visto presente solo uno degli imputati, l’italiano Raffaele Sollecito (che ha fatto sapere che ci sarà anche nel giorno della sentenza). L’altra giovane accusata dell’omicidio, l’americana Amanda Knox, ha invece seguito il processo dagli Stati Uniti, dove è tornata dopo la precedente sentenza di assoluzione. E dagli Stati Uniti Amanda Knox è stata intervistata da Repubblica e ha raccontato i giorni precedenti alla sentenza. Amanda ha detto di voler ancora parlare con i familiari di Meredith, “dirglielo direttamente che io non c’entro con la sua morte, che le volevo bene e che eravamo amiche”. La Knox già in passato, ai tempi del processo di Perugia, avrebbe voluto avvicinare i genitori della giovane uccisa: “L’avvocato Carlo Della Vedova (che difende Amanda, ndr) ha provato ad avvicinarsi a loro ma i loro legali lo hanno respinto”.

L’avvocato dei Kercher: “Amanda deve fare l’imputata, stop alle dichiarazioni” – La ragazza americana sa che i parenti di Meredith credono che lei sia la responsabile della morte della studentessa inglese, ma dice anche di credere che il giorno durante il quale potrà avvicinarsi a loro arriverà. “Spero succeda dopo che la mia innocenza sarà stata definitivamente riconosciuta”, ha spiegato. Amanda Knox, in merito al processo che si avvia alla conclusione, ha detto di attendere ciò che spera dal 2007, e cioè che venga riconosciuta la sua innocenza. Nel corso dell’intervista la ragazza ha ricordato il perché della sua decisione di non tornare in Italia e alla domanda se dovesse arrivare una condanna ha detto: “Sarò…come si dice…una latitante”. Alle parole di Amanda Knox, in particolare rispetto al suo desiderio di incontrare i Kercher, ha replicato l’avvocato della famiglia della vittima, Francesco Maresca: “Amanda Knox deve fare l’imputata e questo è il momento per fare l’imputata e si fermi nelle sue dichiarazioni”.

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