Altri otto bambini sono risultati positivi ai test per la Tbc al Policlinico Gemelli
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Si allarga il numero dei bambini coinvolti nell’infezione di Tbc al policlinico Gemelli di Roma. Dopo i primi controlli previsti dall’Unità di coordinamento, altri otto bambini sono risultati positivi ai test effettuati. La stessa unità di coordinamento, come già aveva fatto ieri, ha ribadito che questo non significa che i bambini si siano già ammalati, ma che sono entrati in contatto con il batterio della tubercolosi e ora saranno sottoposti alla profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, per impedire alla malattia di svilupparsi.
I controlli continueranno ininterrottamente su tutti i 1.271 bambini nati da marzo a luglio di quest’anno e che potrebbero essere venuti a contatto con l’infermiera che per prima ha contratto la malattia, come ha promesso la Presidente della Regione Lazio. Si prevede di contattare tutti i genitori dei bimbi entro il 26 agosto per poi iniziare le procedure di controllo. Le telefonate e le lettere dell’Asl partiranno oggi stesso ha assicurato la Polverini, che ha voluto ribadire che “non ci troviamo davanti a un’epidemia, tutto è sotto controllo” e che gli accertamenti continueranno con un ritmo di 150 bambini al giorno fino alla fine del mese. Per accelerare i tempi è allo studio la possibilità di fare i test sui bambini anche negli ospedali San Camillo e Bambino Gesù.
Intanto ancora non è chiaro se il caso della prima bambina coinvolta e ricoverata al Bambino Gesù, sia collegabile direttamente al caso dell’infermiera ammalata, che in questi giorni sembra in netto miglioramento. Buone notizie anche dai nuovi controlli sui due bimbi risultati positivi lunedì ai test, da quanto riferisce il direttore del reparto di Neonatologia del Policlinico Gemelli, Costantino Romagnoli, “il referto delle radiografie toraciche a cui sono stati sottoposti è negativo” ma i controlli continueranno.
Per quanto riguarda l’accertamento delle responsabilità, oltre alla procura di Roma che ha già aperto un’inchiesta, si è mosso anche il Parlamento. Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando, ha chiesto alla Polverini, in qualità di commissario straordinario per la Sanità Laziale, una relazione dettagliata della vicenda per studiare meglio il caso. I Nas dei carabinieri, nel frattempo dopo aver acquisito la documentazione necessaria, stanno cercando di ricostruire le tappe della vicenda, e a tal proposito contano di sentire la stessa infermiera appena sarà dimessa dall’ospedale.