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Almeno dopo la strage di Denver Obama fermi la follia delle “armi facili”

Per i morti di Aurora Obama sembra voler intervenire sul controllo delle armi in America, dove è troppo semplice riuscire ad ottenerne una. Ma questo resta un problema spinoso e non è detto che gli stessi americani siano d’accordo con delle leggi più restrittive.
A cura di Susanna Picone
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Per i morti di Aurora Obama sembra voler intervenire sul controllo delle armi in America, dove è troppo semplice riuscire ad ottenerne una. Ma questo resta un problema spinoso e non è detto che gli stessi americani siano d’accordo con delle leggi più restrittive.

“Spero che nei prossimi giorni, settimane, mesi, possiamo riflettere su come fare qualcosa contro la violenza insensata che flagella questo paese”: chi ha pronunciato questa frase è il presidente americano Barack Obama, nel giorno in cui ha fatto visita alle famiglie delle vittime e ai superstiti del massacro di Aurora. Una frase che in tanti hanno interpretato come la volontà della Casa Bianca di mettere mano a quello che difatti diventa un problema sempre più grande (e che fa sempre più morti) in America: la possibilità, dei comuni cittadini, di ottenere un’arma con estrema facilità. Questa stessa “speranza” di Obama è stata in qualche modo ricalcata dal portavoce presidenziale Jay Carney il quale ha detto, con un po’ di cautela in più, che è possibile che il presidente si occupi in futuro di tale questioni, anche se al momento non ha da fornire “alcun aggiornamento alla sua agenda”.

Il problema sul controllo delle armi torna di moda dopo ogni sparatoria – E la cautela per i politici è necessaria perché si parla di una questione spinosa (“difesa” dal secondo emendamento costituzionale) che da anni fa discutere gli Stati Uniti e che torna prepotentemente “di moda” ogni volta che si registra qualche terribile tragedia come quella del cinema vicino Denver. Ma il massacro di James Holmes costato la vita a 12 persone (e si potrebbe dire, tragicamente, “solo” a 12 persone visto che le intenzioni del killer a quanto pare erano ben altre e solo un problema ad un’arma – appunto – ha evitato una strage peggiore) è solo l’ultimo di altri troppo simili vissuti in America. In questi giorni, per esempio, si è parlato tanto, anche per una vicinanza geografica a Denver, di Columbine (l’altro massacro avvenuto in un liceo nel 1999 e costato la vita a 13 persone). Ma da Columbine ad Aurora non sembra essere cambiato nulla, per un normale cittadino come James Holmes, appena 24enne, acquistare un’arma (e non solo una) continua a essere “facile”.

La legge sulle armi in Colorado – Le leggi sulle armi in America sono diverse stato per stato ma ovunque trovano “legittimità” nel secondo emendamento della Costituzione che dice che il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto: per quanto riguardo il Colorado, lo stato di Columbine e di Aurora, la legge a proposito appare quanto mai permissiva.  Chi vuole ottenere una pistola o un fucile non deve chiedere nessun tipo di permesso statale, previa licenzia può girare anche con un’arma nascosta: devi solo essere residente di quello Stato, avere almeno 21 anni, non avere precedenti penali o problemi di dipendenza. James Holmes, in Colorado, aveva potuto acquistare nel giro di qualche settimana oltre 6000 munizioni su internet, per il suo fucile semiautomatico e per le sue pistole. E non è certo il solo a possedere un tale numero di armi: all’indomani della strage, alla luce anche dell’allarme emulazione di Aurora, un uomo è stato fermato dalla polizia: aveva nella sua auto e nella sua casa un vero e proprio arsenale.

Ma dopo la strage gli americani erano in fila per far scorta di armi – Va anche detto che questo problema in America non sarà semplice da risolvere non solo per colpa di chi fa le leggi, della difficoltà di “contrapporsi” alle potenti lobby delle armi. Ci sono, infatti, anche gli americani “normali”, quelli che dopo la strage al cinema si sono messi in fila per ottenere la propria arma, per ottenere il proprio diritto a difendersi da persone come Holmes. Il Denver Post ha scritto che dopo Aurora la vendita delle armi è aumentata del 41% e sono cresciute anche le richieste per il permesso di porto d’armi. La gente si è messa letteralmente in fila dinanzi ai negozi di armi, nella sola giornata di domenica il Colorado ha concesso 2884 permessi. E forse questa è una dimostrazione che a parte il dolore per quanto avvenuto, lo sdegno e l’emozione per un tale massacro di innocenti, gran parte dell’America non ha realmente intenzione di rinunciare alle armi “facili”, non vuole poi che siano introdotte delle nuovi leggi più dure. E forse proprio per questo sarebbe quanto mai auspicabile che la “speranza” del presidente Obama non resti solo una frase gettata lì sulla scia delle emozioni, una promessa pronunciata per far forza alle vittime di Holmes.

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