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Allarme immigrazione, Berlusconi in Tunisia: ancora nessuna intesa

Berlusconi e Maroni sono tornati dalla Tunisia, dove si erano recati per trovare un accordo sul problema immigrazione, senza un’intesa sottoscritta. Berlusconi però si dichiara ottimista affermando che c’è la volontà sia dell’Italia che della Tunisia di trovare presto una soluzione.
A cura di Cristian Basile
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Berlusconi Tunisia

Ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è recato a Tunisi con il ministro dell'Interno Roberto Maroni per parlare con Beji Kaid Essebs, primo ministro del paese nordafricano, nel tentativo di trovare una soluzione volta a fronteggiare l'emergenza immigrazione e per discutere del problema "rimpatri" dei profughi che hanno raggiunto Lampedusa nei giorni scorsi. Durante l'incontro però i due primi ministri non sono riusciti a trovare un accordo: Berlusconi e Maroni sono dunque tornati in Italia senza alcuna intesa sottoscritta ma, come ha affermato lo stesso Berlusconi, con un moderato ottimismo che si possa trovare presto un compromesso.

Infatti, dopo aver a lungo parlato con Beji Kaid Essebs, il Cavaliere ha spiegato che c'è la disponibilità del governo tunisino di affrontare la questione rimpatri. "C'è un'assolutà volontà di trovare una soluzione. Il ministro dell'Interno lascerà qui una commissione di tecnici al lavoro e domani tornerà per verificare il lavoro fatto e sottoscrivere un accordo. Ovviamente c'è la forte volontà di trovare soluzioni che vadano nella direzione del controllo delle coste da parte della Tunisia. Noi daremo il nostro aiuto affinché il controllo sia efficiente e capillare". Al momento, però, non è stata trovata nessuna intesa e sembra che il nodo da sciogliere sia quello relativo alla somma di denaro da stanziare per rendere possibile un reinserimento nella vita sociale ed economica tunisina per chi sarà rimpatriato.

Berlusconi ha anche dichiarato di comprendere l'esodo dei giovani tunisini, che "cercano un miglioramento delle proprie condizioni di vita", ma che è neccessaria comunque una soluzione rapida in quanto questo esodo crea diversi "inconvenienti", come ad esempio a Lampedusa. Dal'Italia intanto ieri è arrivato l'ok della Lega alla concessione del permesso di soggiorno temporaneo per gli immigranti che darà la possibilità agli stranieri di circolare nell'area Schengen e dunque di poter lasciare l'Italia per altri Paesi europei.

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