Allarme Ebola in Europa, altri casi sospetti in Spagna
Il virus Ebola è arrivato anche in Europa, in particolare in Spagna dove si è ammalata una infermiera che era entrata il contatto con Manuel Garcìa Veijo, il missionario rimpatriato dalla Sierra Leone quando i sintomi del virus erano già evidenti e poi morto lo scorso settembre. Le condizioni dell'infermiera di 44 anni, prima contagiata di ebola in Europa, al momento sono stazionarie e la donna viene trattata con il siero della suora Paciencia Melgar, la religiosa che ha superato la malattia dopo avere assistito in Liberia il missionario Miguel Pajares, e che è tornata in Spagna lo scorso 25 settembre. Ma a poche ore dalla conferma del primo contagio in Europa ci sono già altri casi sospetti a Madrid. Oltre all’infermiera, ricoverata lunedì mattina, altri tre pazienti sono sotto osservazione. A dirlo è stato il direttore sanitario, Rafael Perez-Santamarina, in conferenza stampa. Dei tre casi sospetti, uno è il marito dell’infermiera, che non presenterebbe al momento i sintomi del virus, ma che preoccupa di più i medici per l’alta probabilità che abbia contratto il virus. C’è poi un’infermiera che faceva parte del gruppo di sanitari che ha assistito il missionario deceduto mentre il terzo caso sospetto è un turista di origini nigeriane, passeggero di un volo internazionale proveniente dall’Africa occidentale. Altre persone sono sotto monitoraggio a Madrid perché entrate in contatto con l’infermiera che ha contratto il virus Ebola.
Ebola in Europa, il commento del ministro Lorenzin
Ma come è avvenuto il contagio? La Commissione Ue ha chiesto chiarimenti al governo spagnolo per individuare la falla nel suo sistema sanitario che ha permesso il contagio del virus Ebola ai danni dell’infermiera. Sull’allarme Ebola in Europa è intervenuta anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “I tagli al sistema sanitario mettono a rischio anche i sistemi di controllo. Le ispezioni non si fanno da sole. La sicurezza è uno degli aspetti che dobbiamo preservare come priorità. Per questo ho chiesto più fondi nella legge di stabilità”. Lorenzin ha voluto anche sottolineare che, per quanto riguarda l’Italia, non si deve creare allarmismo sulla possibilità che i migranti possano portare il virus.