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Alfonso Papa davanti alla Giunta per le autorizzazioni: “Sono un perseguitato”

Il parlamentare del Pdl Alfonso Papa, per il quale la Procura di Napoli ha chiesto l’arresto nell’ambito dell’inchiesta sulla P4, è comparso oggi dinnanzi alla Giunta. L’ex magistrato ha parlato di una persecuzione da parte degli ex colleghi di Napoli.
A cura di Alfonso Biondi
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Scandalo P4

"Perseguitato da una fazione dell'Unicost napoletana". E' così che si definisce il parlamentare del Pdl Alfonso Papa davanti alla Giunta per le autorizzazioni a procedere. L'ex magistrato, per il quale la Procura di Napoli ha chiesto l'arresto, ha depositato una lunga memoria difensiva per poi spiegare ai colleghi della Giunta la propria versione.

Il parlamentare del Popolo della libertà risulta coinvolto nello scandalo della loggia P4 assieme al faccendiere Luigi Bisignani: per i giudici partenopei avrebbe manovrato al fine di pilotare nomine e appalti, ricattando inoltre imprenditori ed esponenti del mondo politico e istituzionale.

Ma per Papa le cose non stanno così: l'indagine che lo vede coinvolto, come ha dichiarato davanti alla Giunta, sarebbe solamente il frutto della persecuzione giudiziaria di un gruppo di magistrati tra cui De Magistris, Woodcock, Narducci e Curcio. Tutto avrebbe avuto origine dal fatto che, quando era magistrato, aveva affiancato Agostino Cordova, prendendo posizione contro i sostituti che lo avversavano. Nella memoria depositata dall'ex magistrato si legge che:

L'intero procedimento è chiaramente frutto di un chiaro intento persecutorio, arricchito dal comportamento scorretto e interessato di alcuni coindagati, e di persone a questi legate da interessi di varia natura, e da una campagna stampa sapientemente costruita per demonizzare e distruggere l'immagine del Papa come onorevole, come magistrato e come uomo.

IL VOTO DELLA GIUNTA- Il voto della Giunta, come riferito dal Presidente Pierluigi Castagnetti potrebbe già arrivare nella serata di mercoledì. Il Pdl, tuttavia, cercherà di farlo slittare a tempi migliori, possibilmente in autunno. Già, perché al momento, anche dopo quanto successo con la norma salva Finivest, i rapporti tra il partito di Berlusconi e la Lega non sono più troppo cordiali. E il Carroccio ha fatto sapere che a una richiesta d'arresto voterà "sì".

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