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Alfonso Bonafede annuncia la ‘legge Viareggio’: “Riformeremo la prescrizione, è un’ombra inaccettabile”

Legge Viareggio: così si chiamerà, secondo quanto annunciato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, la riforma della prescrizione che il governo vuole portare avanti. “L’ombra della prescrizione è un’ombra terribile, un’ombra inaccettabile in uno Stato di diritto. Non deve accadere che chi ha delle responsabilità accertate con un regolare processo possa farla franca”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Era un punto previsto dal contratto di governo, uno di quei temi che il MoVimento 5 Stelle ha più volte sostenuto in campagna elettorale: la riforma della prescrizione. Ora il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede annuncia non solo che questa riforma si avvicina, ma anche come verrà chiamata, attraverso un post sul blog delle stelle: sarà la legge Viareggio. Bonafede si trova a Viareggio per la commemorazione della strage del 2009 in cui morirono 32 persone e già dalla città toscana annuncia la volontà di riformare la prescrizione: “L'ombra della prescrizione è un'ombra terribile, un'ombra inaccettabile in uno Stato di diritto. Non esiste”. Secondo quanto scrive Bonafede sul blog, “non deve accadere che chi ha delle responsabilità accertate con un regolare processo possa farla franca” e per questo procederà con la riforma della prescrizione.

L’annuncio del ministro della Giustizia nasce proprio dal commento della vicenda di Viareggio. Bonafede ricorda quanto avvenuto nel 2009, definendolo il “più grave incidente ferroviario in Italia e in Europa negli ultimi 30 anni”. Poi racconta ancora: “A fine gennaio 2017 è arrivata la sentenza che ha condannato 23 personeDisastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali. Reati che io ritengo gravi. Molto gravi, soprattutto quando di mezzo ci sono delle vite spezzate e famiglie distrutte. E due dei reati alla base dei quattro capi di imputazione – lesioni colpose plurime gravi e gravissime e incendio colposo – hanno raggiunto i termini di prescrizione e gli imputati non saranno oggetto del processo d’appello”.

Da qui prende spunto Bonafede: “Sento forte il dovere morale e istituzionale di dire mai più. Non deve accadere mai più. Ma soprattutto non deve accadere che chi ha delle responsabilità accertate con un regolare processo possa farla franca. Questo uno Stato di diritto non può accettarlo. Lo Stato di fronte a una tale tragedia deve accertare le responsabilità, garantendo i diritti di tutti. E chi ha sbagliato deve pagare. Per questo procederemo a una riforma della prescrizione. Stiamo raccogliendo tutti i dati e siamo già al lavoro. È un tema che abbiamo sempre sostenuto con forza come MoVimento 5 Stelle, portato avanti anche dal nostro fondatore nonché ispiratore, Gianroberto Casaleggio”.

Bonafede accusa la politica di aver trattato temi come questo e altri nel settore della giustizia “a seconda della propria convenienza”: “La giustizia, di fatto, è stata piegata ai voleri della politica, come se quest’ultima ne fosse proprietaria. Ecco, ora questa storia è finita, si volta pagina. Adesso la giustizia appartiene ai cittadini e tutto quello che faremo, lo faremo solo ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini. La riforma della prescrizione è nel contratto per il governo del cambiamento. Non vogliamo una legge che sia meramente punitiva, vogliamo una legge che sia giusta, che abbia riguardo nei confronti delle parti offese e delle famiglie delle vittime. A loro dobbiamo giustizia”. Infine, il ministro della Giustizia spiega che questo provvedimento si chiamerà legge Viareggio, “così ogni volta che se ne parlerà ci si dovrà ricordare di tutte le vittime di questa tragedia. Ci si ricorderà della ragione per cui siamo intervenuti in questo settore, che non è solo una questione sistemica, ma è una questione di rispetto della vita e del dolore dei cittadini”.

La prescrizione nel contratto di governo

Nel contratto di governo stipulato da MoVimento 5 Stelle e Lega si parla a lungo della giustizia, a cui è dedicato un intero capitolo. Così come si parla, in alcune righe, di prescrizione. “È necessaria una efficace riforma della prescrizione dei reati, parallelamente alle assunzioni nel comparto giustizia: per ottenere un processo giusto e tempestivo ed evitare che l’allungamento del processo possa rappresentare il presupposto di una denegata giustizia”, si legge. Ma nel contratto, così come nell’annuncio di Bonafede, non viene spiegato in che modo questa riforma verrà messa in atto.

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