Alfano: “Utero in affitto reato universale da punire con il carcere”
"Noi vogliamo che l'utero in affitto diventi un reato universale. E che venga punito con il carcere. Proprio come succede per i reati sessuali", a ribadirlo ancora una volta è il Ministro dell'Interno e leader del nuovo centrodestra Angelino Alfano che si dice pronto ad una battaglia politica in Parlamento sull'intera questione delle Unioni civili. Nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano cattolico Avvenire, Alfano infatti lega il tema al ddl Cirinnà sulle unioni civili sul quale ha già fatto sapere di essere fermamente contrario. E il Ministro per ribadirlo usa parole durissime "La stepchild adoption per i gay rischia davvero di portare il Paese verso l'utero in affitto, verso il mercimonio più ripugnante che l'uomo abbia saputo inventare, per questo se l'Italia avrà una legge che consente la stepchild adoption alle coppie gay, il giorno dopo avvieremo una grande raccolta di firme per il referendum abrogativo. E io sarò in prima linea".
"Io so come la pensa Renzi, so che Matteo, alle primarie, ha preso un impegno con il suo partito. Ma sa anche come la penso io, sa che i nostri ‘no' sono invalicabili, sa che il mio movimento politico è nato come baluardo a difesa di vita e famiglia" ha ricordato Alfano, aggiungendo: "Questo provvedimento non fa parte del patto di governo e noi non vogliamo usarlo come arma di ricatto. Continuiamo a rivendicare l'impulso riformista che abbiamo dato a questo esecutivo e che non abbandoniamo a metà del guado. Ma le maggioranza variabili, in un modo o nell'altro, fanno danno alla tenuta di un governo. È una palla di neve che può diventare una slavina".
Alfano, però, non chiude alla trattativa interna alla maggioranza di governo e conclude: "Ci sono due settimane di tempo, le utilizzeremo per dialogare e parlarci. Ma la nostra posizione resta scritta a caratteri cubitali: sì a una legge che preveda specifici e precisi diritti patrimoniali, no a qualsiasi assimilazione, implicita o esplicita, alla famiglia costituzionale. E soprattutto no all'adozione per i gay sotto qualsiasi forma, diretta o indiretta".