Alfano: “Se nasce un Governo di sinistra, si torna al voto”
"Il Nuovo Centrodestra vuole innovare e far sentire la sua voce nel centrodestra. Il governo Letta viene fatto cadere per questioni interne al Pd. Per coscienza, nei confronti del nostro movimento politico e degli italiani, mi sento di spendere parole più generose di quelle sentite alla direzione Pd. Letta avrebbe meritato più generosità". Non ci sta Angelino Alfano a far passare l'idea che l'esperienza del Governo Letta possa essere liquidata come fallimentare e, nel commentare la decisione del Partito Democratico di cambiare la guida all'esecutivo, rivendica il valore dell'operato di Letta: "Domani i dati Istat daranno l'esito dell'ultimo trimestre dell'economia, certificando l'inversione da meno a più e la ripresa. Questo nel giorno delle dimissioni di Letta. Sono diminuite le tasse sulla casa, sulle ristrutturazioni edilizie, abbiamo riformato Equitalia, sull'Imu agricola la De Girolamo ha vinto una battaglia, sulla lotta alla crimnalità abbiamo avuti grandi risultati, come sulla violenza di genere, sulla vicenda Stamina, sul salvataggio Alitalia e, infine, sul percorso delle riforme istituzionali. Punti che non sono sganciati dal lavoro svolto in questi mesi. Era importante affermarlo".
Come riporta Repubblica, poi, Alfano disegna il perimetro entro il quale può essere possibile un'alleanza con Renzi: "Lo chiamino come vogliono, governo di emergenza o altro. Non siamo disponibili ad aderire a un governo politico di centrosinistra, perché ci chiamiamo Nuovo Centrodestra. Se non potremo essere avvocati del ceto medio italiano nel governo, diremo no". Una linea chiara, che sostanzialmente trova d'accordo anche la componente di Scelta Civica (che reclama spazio nell'esecutivo), mentre molto cauti sono i Popolari, che aspettano l'incontro con Renzi per esprimersi.