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Alberto Bevilacqua morto, il corpo sottoposto ad autopsia

Lo scrittore è scomparso nella notte nella clinica Villa Mafalda a Roma in un mare di polemiche per le cure alle quali era stato sottoposto. La compagna Michela Macaluso si era rivolta alla magistratura. E a gennaio scorso la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per lesioni colpose.
A cura di Biagio Chiariello
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 Il corpo dello scrittore Alberto Bevilacqua, scomparso nella notte all'età di 79 anni nella clinica Villa Mafalda di Roma, dove era ricoverato dall'11 ottobre scorso, sarà sottoposto ad autopsia. Ad autorizzarla è stato il procuratore aggiunto Leonardo Frisani, a seguito della richiesta avanzata dall'avvocato Rosa Zaccaria, che assiste la compagna di Bevilacqua, Michela Macaluso. Già a gennaio scorso la Procura aveva aperto un fascicolo per far chiarezza sui motivi che avevano portato al ricovero dello scrittore per così tanto tempo nella clinica romana dove oggi è morto. I pm Elena Neri e il procuratore aggiunto Leonardo Frisani avevano aperto un fascicolo per lesioni colpose nei confronti dei vertici di Villa Mafalda, procedimento che tuttora non risulta archiviato.

Bevilacqua era ricoverato dall'11 ottobre 2012 in terapia intensiva, e, riferiscono i sanitari, nel corso di questo periodo aveva avuto un decorso a fasi alterne, tra miglioramenti e peggioramenti, fino alla crisi che poi gli è stata fatale. "Proprio stamani che avevamo avuto il via libera per una perizia di parte che accertasse le sue condizioni, abbiamo appreso la notizia del decesso – dice l'avvocato Zaccaria -. Dalla direzione di Villa Mafalda nessuno ci aveva avvisato. Lo abbiamo appreso dal nostro consulente che si era recato a trovarlo". La camera ardente sarà allestita nella stessa clinica, spetterà ai familiari decidere se renderla aperta al pubblico o meno

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