Air Force Renzi, 88 voli in due anni: ma quasi sempre l’aereo viaggiava semi-vuoto

Il record lo detiene Angelino Alfano: un volo da Bruxelles a Roma in solitaria a bordo di quello che viene definito ‘Air Force Renzi’. Ma di decolli con il mega Airbus 340-500, con un velivolo quasi vuoto, ce ne sono tantissimi. A riportarlo sono il Corriere della Sera e il Fatto Quotidiano che hanno avuto accesso agli atti del segretariato generale della presidenza del Consiglio e raccontano quali sono stati i voli per cui si è deciso di utilizzare il quadrimotore al centro del dibattito in seguito alla decisione del governo di revocare il contratto di leasing stipulato dall’esecutivo guidato da Matteo Renzi. In totale i voli sono stati 88, tra il 2016 e il 2018. I due giornali sottolineano in particolare alcuni sprechi: a partire dai tanti voli di Alfano – allora ministro degli Esteri – con l’aereo quasi vuoto, per arrivare ai soli 600 chilometri percorsi da Paolo Gentiloni (quando era anche lui ministro degli Esteri) per raggiungere Marsiglia da Roma. A bordo solo sette persone.
Sull’airbus 340-500 targato I-Taly sono saliti mediamente 23 passeggeri a volo. E mai più di 120 persone su oltre 300 posti disponibili. Il Corriere ricorda come l’aereo sarebbe dovuto essere impiegato per viaggi con imprenditori allo scopo di pubblicizzare l’export italiano: “Se utilizzato per le missioni si sarebbe ripagato il costo del leasing semplicemente con la presidenza di almeno due terzi dei posti per gli imprenditori chiamati a pagare il biglietto. Stima ottimistica, per il solo carburante ogni ora di volo costa 2.500 euro o più”. E, in più, non si sono mai raggiunti i due terzi dei posti. Per il Corriere, in definitiva, “si è trattato di un pessimo affare” e, conti alla mano, sarebbe stato più conveniente acquistare l’aereo invece che prenderlo in leasing.
I voli effettuati dall'Air Force Renzi
Il Corriere riporta la tabella con i 47 voli probabilmente più significativi. Non tutti, visto che il Fatto ne riporta 88. Punto su cui si soffermano entrambi riguarda il fatto che i viaggi per l’export sono stati solo tre, guidati tutti dall’ex sottosegretario allo Sviluppo economico, Ivan Scalfarotto. I viaggi sono: tre giorni a l’Avana (70 passeggeri all’andata e 64 al ritorno); tre giorni in Pakistan (32 da Roma a Islamabad e 60 da Lahore a Roma); un viaggio a New Delhi e Mumbai con 120 viaggiatori. I due giornali segnalano poi alcune trasferte di Paolo Gentiloni da ministero dell’Estero: Tblisi, Abidjan, Ankara, Beirut, Erevan. Una dell’ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a Riad. Ma la maggior parte dei viaggi sono quelli di Angelino Alfano. Che ha portato 31 persone a Lubiana, 8 a New York, 9 a Washington, 10 a Giakarta e 7 ad Abu Dhabi. Per un totale di una ventina di voli. A febbraio 2018 l’allora ministro degli Esteri ha intrapreso una serie di voli in Asia e Sud America con un massimo 14 passeggeri a volo a bordo. Da Bruxelles è tornato da solo, da Washington a Roma sono tornati soli in 2. Dati che potrebbero aver convinto definitivamente il governo a procedere con la revoca del contratto di leasing.
