Afghanistan: i talebani assaltano l’hotel Intercontinental
Un gruppo di talebani nella tarda serata di ieri sera ha fatto irruzione nell'Intercontinental hotel, un albergo di lusso frequentato da ricchi afgani e da occidentali nel cuore di Kabul. Il gruppo di assalitori era composto da attentatori suicidi e cecchini dotati di molte armi, bazooka, fucili, mitra e pronti a morire pur di eliminare i nemici, in primis gli stranieri. Alcune testimonianze affermano che sparavano contro chiunque, terrorizzando i tantissimi ospiti dell’albergo, che sono diventati per diverse ore ostaggi del commando. Qualcuno degli ospiti dell’hotel è riuscito a fuggire prima dell’arrivo delle forze di polizia, un uomo ha riferito di essere "scappato con la famiglia, saltando da una finestra del primo piano".
L’albergo è stato liberato a notte fonda, dopo più di cinque ore di scontri a fuoco, da un’azione congiunta di forze governative ed elicotteri Nato. L'Hotel Intercontinental è il più grande albergo di Kabul, ed era già stato oggetto di un attacco da parte dei talebani il 22 novembre del 2003, quando esplose un razzo di fronte all'ingresso dell'albergo. In quel caso non vi furono vittime, anche se il razzo mandò in frantumi alcuni vetri dell’albergo e provocò un grosso buco nel muro che circonda l'edificio. Anche un anno fa i talebani fecero esplodere dei razzi nei pressi dell'Hotel Intercontinental, pure in quell'occasione non si registrarono né vittime né feriti.
Durante la notte gli elicotteri della Nato hanno circondato l'albergo e ucciso i cecchini sul tetto dell'edificio, mentre i militari afghani hanno fatto irruzione all’interno dell’albergo e ucciso gli altri membri del commando che avevano assaltato l'hotel. Il Ministero dell'Interno afghano a tal proposito ha dichiarato che l’azione è stata "un risultato dell'intervento della polizia nazionale, dell'esercito e delle forze della coalizione internazionale attraverso un’unità di intervento rapido e gli elicotteri della Nato”. Il bilancio dell’attacco è comunque di 18 vittime di cui 10 civili e 8 talebani, mentre sono rimaste ferite altre 8 persone. Tra le vittime non ci sono italiani, c’è invece un diplomatico canadese; secondo le autorità afgane la maggior parte delle vittime sono dipendenti dell'albergo, mentre tutti gli assalitori sono morti, alcuni si erano fatti esplodere, altri sono stati uccisi dai militari intervenuti per liberare gli ostaggi.
L'attentato all'Hotel Intercontinental
L'attentato all'Hotel Intercontinental
I talebani del Mullah Omar hanno subito rivendicato l'attacco, avvenuto con modalità simili a quelli di altri raid compiuti in passato; ciò indica che i talebani sono ancora capaci di organizzare attacchi, nonostante i successi ottenuti dalle truppe Nato negli ultimi diciotto mesi. L’attacco, inoltre, è avvenuto una settimana dopo l'annuncio del presidente Usa Barack Obama del piano per il ritiro dei militari statunitensi dall'Afghanistan entro la fine dell'anno, e dopo quindici giorni dall’annuncio del successore di Bin Laden, Ayman al Zawahiri, della prosecuzione della guerra santa contro gli infedeli. Questi fatti ci fanno capire come la situazione in Afghanistan sia ancora complicata e mette in dubbio che le forze di sicurezza afghane siano già pronte ad agire da sole.