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Afghanistan, autobomba per punire gli americani. Karzai in televisione invita alla calma (VIDEO)

Il presidente Karzai è apparso in televisione per lanciare al popolo afghano un appello alla calma in seguito alle violenze che si sono scatenate a causa del rogo del Corano a Bagram. Intanto i talebani hanno però rivendicato un attentato di questa mattina a Jalalabad dove 9 persone hanno perso la vita.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente Karzai è apparso in televisione per lanciare al popolo afghano un appello alla calma in seguito alle violenze che si sono scatenate a causa del rogo del Corano a Bagram.

“Ora che abbiamo mostrato i nostri sentimenti, è tempo di essere calmi e pacifici”, con queste parole il presidente Karzai è apparso nei giorni scorsi in televisione per cercare di fermare le violenze in atto nel Paese scatenate dal rogo del Corano nella base di Bagram ad opera di alcuni militari americani. Violenze tali da uccidere in pochi giorni almeno 29 persone, tra questi quattro americani, e far registrare un numero di feriti che supera le 200 unità.

Dal presidente Karzai un appello alla calma –  Karzai, in televisione per la prima volta, non ha esitato a condannare con dure parole l’offesa subita dal popolo afghano e ha chiesto la punizione dei responsabili ma, nello stesso tempo, ha fatto appello agli afghani di “non lasciare che i nemici del Paese sfruttino i loro sentimenti” spiegando di aver “ordinato alle forze di sicurezza di stare allerta e di proteggere le vite e le proprietà delle persone”. Karzai, nel suo discorso, ha fatto riferimento anche all’uccisione dei militari americani nella sede del ministero dell’Interno esprimendo rammarico e precisando però che non appare ancora chiaro se a sparare sia stato un afghano o uno straniero. Ad oggi il principale sospettato del duplice omicidio sarebbe un agente afghano che lavorava per l’intelligence del ministero.

Un’autobomba in aeroporto a Jalalabad – L’appello del presidente non sarebbe stato accolto dall’intero popolo nello stesso modo: se in parte la tensione contro gli americani era diminuita, dall’altra stamane è avvenuto l’ennesimo episodio di violenza rivendicato dai talebani. Un kamikaze a bordo di un’autobomba si è fatto esplodere vicino l’aeroporto di Jalalabad, una delle città nell’est dell’Afghanistan maggiormente colpite da quest’ondata di manifestazioni violente, uccidendo nove persone. Tra questi si contano sei civili, un soldato afghano e due guardie. L’obiettivo del kamikaze talebano era la base Nato situata all’interno dello scalo e tra i feriti dell’attentato ci sarebbero anche tre militari della Nato. “Le forze straniere hanno insultato la nostra religione; questa è la vendetta”, il messaggio del portavoce dei talebani afghani Zabihullah Mujahid è un’ulteriore conferma della ritorsione per il Libro Sacro bruciato che necessita, dunque, ancora di una punizione.

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