Afghanistan: attentato a 10 funzionari ONU dopo il rogo del Corano
Dopo giorni in cui non si fa che parlare della guerra in Libia, mentre sembrano intensificarsi gli scontri in Costa d'Avorio, si riaccendono i riflettori sull'Afghanistan. Nessuna buona notizia sembra arrivare dal fronte asiatico. Stavolta la miccia sembra essere scattata dopo il rogo del Corano del 21 marzo scorso, ad opera del pastore della Florida, Wayne Sapp. Il rogo aveva avuto luogo dopo una sorta di processo in cui il libro sacro degli islamici era stato ritenuto colpevole di crimini contro l'umanità e il gesto aveva avuto l'approvazione del reverendo Terry Jones che, nello scorso settembre, si era reso noto per aver affermato di voler bruciare il Corano l'11 settembre, giorno in cui ricorre l'anniversario alle Torri Gemelle di Manhattan.
A seguito del gesto sconsiderato oggi 10 funzionari dell'ONU sono stati uccisi a Mazar-I-Sharif, nel nord dell'Afghanistan: la nazione che ha registrato per il 2010 un numero esorbitante di morti tra i civili. proteste per il rogo del Corano si sono scatenate anche a Kabul: dove un gruppo di circa 200 persone ha manifestato davanti all'ambasciata statunitense, bruciando la bandiera a stelle e strisce al grido di "Morte all'America". Il gruppo è insorto al termine della preghiera del venerdì e secondo quanto racconta uno dei dimostranti la protesta sarebbe stata innescata proprio dal mullah durante il sermone.
Si tratta soltanto dell'ultima delle manifestazioni i protesta contro il rogo del Corano a seguito del gesto del pastore Sapp. Dopo l'oltraggio nei giorni scorsi si sono susseguiti attacchi alle chiese cristiane in Pakistan, cristiani assassinati oltre a manifestazioni anti-americane. Nelle piazze di Islamabad e Peshawar sono state bruciate bandiere americane e fantocci che raffiguravano Terry Jones. La comunità cristiana in Pakistan ha confermato la sua vicinanza ai fedeli islamici; a tal proposito Anwar Patras, sacerdote cattolico pakistano, ha detto: "I cristiani sono innanzitutto pakistani, siamo nati in questa terra e qui saremo seppelliti, non abbiamo alcun rapporto con Jones o con le sue idee malate."