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Aereo scomparso: localizzati in mare alcuni frammenti

Si continua ad indagare sull’aereo della Malaysia Airlines scomparso nel nulla: l’ipotesi privilegiata dagli inquirenti è quella che il Boeing 777-200ER si sarebbe disintegrato in volo, a 35 mila piedi di altezza.
A cura di S. P.
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Ore 20.10 L'aereo, considerato molto sicuro (si è registrato solo un incidente in 19 anni di attività), era guidato dal pilota Zahare Ahmad Shah, con alle spalle oltre 18 mila ore di volo e 30 anni di carriera con la Malaysia Airlines.

Ore 20.00 L'aereo della Malaysia Airlines potrebbe essersi disintegrato in volo, a 35 mila piedi di altezza: questa è la pista privilegiata dagli inquirenti. Non ci sarebbe, invece, alcuna prova né di una esplosione né di un sabotaggio. Il velivolo potrebbe essersi guastato a causa di alcuni problemi meccanici. Dalle autorità malesi, però, tutto tace. Un'altra ipotesi, infine, potrebbe essere quella secondo cui l'aereo sarebbe tornato indietro prima di scomparire nel nulla.

Potrebbero essere a una svolta le ricerche dell'aereo della Malaysia Airlines scomparso nel nulla mentre aveva a bordo 239 persone. Il Vietnam ha annunciato di aver recuperato alcuni frammenti che potrebbero appartenere a quel velivolo. I frammenti che potrebbero appartenere al Boeing 777-200ER sono stati localizzati da un aereo vietnamita di ricognizione nelle acque a sud del Vietnam. Le autorità locali hanno postato sul loro sito ufficiale una foto con un frammento che galleggia. Secondo il ministero dell'informazione e della comunicazione vietnamita, sarebbero stati localizzati un portellone interno in materiale composito e un pezzo della coda dell'aereo a circa 80 chilometri a sud dell'isola di Thgo Chu. Intanto, col passare delle ore, resta concreta l’ipotesi terrorismo. Oltre all'italiano Luigi Maraldi e a un austriaco, la cui erronea presenza sull'elenco dei passeggeri era già stata appurata ieri, le autorità hanno ammesso di indagare su altre due identità sospette, tutte collegate a biglietti comprati tramite la China Southern Airlines. All'italiano Luigi Maraldi e all'austriaco Christan Kozel il passaporto era stato rubato in Thailandia negli ultimi due anni. I due passeggeri imbarcatisi con i documenti rubati erano in possesso di biglietti con numerazione consecutiva acquistati il giorno precedente alla partenza da Kuala Lampur. In un comunicato, la compagnia Malaysia Airlines, investita da una pioggia di critiche per la gestione dell'emergenza, ha ammesso di “temere il peggio”.

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