Aereo Malesia scomparso, nuova ipotesi: rimasti senza ossigeno
Continuano le ipostesi sulla scomparsa del boeing 777 della Malaysia Airlines sparito nel nulla con a bordo 239 persone. Le ultime indiscrezioni rivelano che la mancanza di ossigeno avrebbe stordito piloti e passeggeri, ma il volo MH370 avrebbe proseguito il viaggio grazie al sistema automatico sulla rotta sud finendo in un punto imprecisato al largo dell’Australia. Secondo quanto racconta il giornale malese New Straits Times citato dal Corriere della sera, a queste conclusioni sarebbero arrivati gli investigatori australiani dell’ATSB, Australian Transport Safety Bureau. Per il momento però non c'è nessuna conferma da parte di fonti ufficiali, quindi la vicenda del volo della Malaysia Airlines decollato da Kuala Lumpur e diretto a Pechino continua a rimanere un mistero fatto di poche certezze. Ciò che sembra essere chiaro fino ad oggi è che l’aereo si sarebbe inabissato in una zona più a sud dell’Oceano indiano rispetto a quanto si era pensato in un primo momento.
Ancora mistero sulle cause della scomparsa
Al momento l'unica ipotesi su cui tutti concordano è che che durante il volo sia accaduto qualcosa che ha messo fuori gioco i due ufficiali ai comandi dell'aereo e poi anche i passeggeri generando un cambiamento di rotta. Nessuno al momento però sa con sicurezza cosa sia successo a bordo. La teoria più accreditata sembra essere quella di un’avaria improvvisa. Ciò che però secondo molti non convince è che la situazione sia precipitata così repentinamente da non permettere al comandante, o al suo vice, di lanciare l’allarme. A questo punto quindi si valuta anche l’atto doloso, dopo l’ipotesi di una manomissione della cabina di pilotaggio. Al momento comunque le autorità continuano a vagliare tutte le ipotesi per risolvere un caso tutt’altro che semplice .