Aereo ministero difesa russo diretto in Siria precipita nel Mar Nero: 92 morti
Un aereo del Ministero della Difesa russo è precipitato nel Mar Nero pochi minuti dopo essere decollato dallo scalo di Sochi. Il Tu-154 era diretto in Siria ed è improvvisamente scomparso dai radar. L'aereo è caduto nei pressi di Adler alle 5.40 locali (3.40am italiane)
Non sono ancora certe le cause del disastro ma l'agenzia russa parla di problemi tecnici. Resti dell'aero sono stati trovati lungo la cosa. Nella stessa zona, nel novembre 2015, un jet militare Su-24 russo era stato abbattuto da un F-16 turco.
La pista terroristica è completamente esclusa a dirlo è Viktor Ozero, capo della commissione difesa della Camera Alta russa. A quanto pare si sarebbe trattato di un problema nato in seguito a un errore nel rifornimento: "Escludo totalmente la tesi dell'attentato. L'aereo apparteneva al ministero della Difesa russo ed è precipitato nello spazio aereo russo. Una simile tesi è impossibile".
Sul volo il coro Alexandro Ensemble – noto in tutto il mondo come il Coro dell'Armata Rossa – tra i quali il direttore Valery Khalilov inviato per intrattenere le truppe presso la base di Hmeimin. Il coro fu creato nel 1928 sotto la direzione di Aleksander Aleksandrov, il compositore dell'inno sovietico poi adottato dalla Russia
Uno dei corpi è stato ritrovato a sei kilometri dalla costa di Sochi. I resti sono sparsi lungo un perimetro di un kilometro circa e l'aereo sarebbe affondato nel Mar Nero a circa cento metri. Il Ministro della Difesa è in constante contatto con il Presidente Putin per aggiornalo sulle possibili cause del disastro.
Tra le 92 persone a bordo otto membri dell'equipaggio, 9 giornalisti, il responsabile del dipartimento culturale del ministero della Difesa Anton Gubankov, 8 militari e due funzionari civili e Elizaveta Glinka responsabile di un'associazione di beneficenza molto nota in Russia. Il suo soprannome "Doctor Liza" nasce dal suo impegno nelle cause a sostegno dei meno abbienti.