Aereo Malesia, si indaga sulla misteriosa donna che chiamò il comandante
Mentre i soccorsi sono ancora impegnati nel ritrovamento del relitto del boeing della Malaysia Airlines scomparso nel nulla ormai da oltre quindici giorni, la polizia continua a indagare sulle cause della sparizione. In particolare le autorità della Malesia si stanno concentrano sul pilota del velivolo, il comandante Zaharie Ahmad Shah, ormai sempre più al centro dell’attenzione della polizia locale. In effetti sono molti i misteri che circondano il pilota che prima del decollo avrebbe agito in maniera alquanto strana. Nel mirino degli inquirenti in particolare c'è una telefonata che il comandante Zaharie avrebbe ricevuto poco prima del decollo da una scheda telefonica acquistata fornendo falsi dati anagrafici. La telefonata, arrivata appena due minuti prima del decollo del boeing, era di una donna misteriosa sulla quale ora si stanno concentrando i poliziotti per accertarne l'identità. La donna al momento dell'acquisto avrebbe fornito falsa identità e falsi documenti di riconoscimento, evadendo di fatto i controlli introdotti proprio dopo l'attacco dell'11 settembre. Verificando quel numero i poliziotti si sono accorti che non corrispondeva a nessuna identità.
Quella telefonata di fatto resta l'unica comunicazione tra aereo e terra ancora sotto inchiesta visto che tutte le altre chiamate sono state già controllate dalla polizia risultando non collegate alla sparizione del velivolo. Chiaramente una SIM non registrata e collegata ad una carta d'identità inesistente non indica necessariamente una connessione criminale o terroristica, ma è risaputo l'uso di schede anonime da parte del terrorismo che regolarmente utilizza le carte SIM non rintracciabili. Il pilota del resto ha avuto altri comportamenti particolari come cancellare tutti i files dal suo simulatore di volo sul quale stava imparando a praticare atterraggi estremi. Anche su questo aspetto gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza.