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Aereo abbattuto, Russia contro Ucraina: “Nessun missile, c’era un loro caccia”

La versione di Mosca è destinata ad alimentare ulteriori polemiche sul caso del Boeing 777 della Malaysia Airlines. Per il Cremlino, “vicino all’aereo volava poi abbattuto un jet ucraino rilevato dai nostri satelliti”. Obama, invece, punta il dito contro Mosca.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE: Mentre la Russia punta il dito contro l'Ucraina, secondo il Presidente degli Stati Uniti Obama la responsabilità dell'abbattimento dell'aereo della Malaysian Airlines sarebbe prevalentemente di Mosca. "Putin – ha dichiarato il numero uno della Casa Bianca – ha la diretta reponsabilità di consentire le indagini. Sono stati i russi ad armare separatisti" e questi ultimi "debbono consentire che gli esperti facciano le loro indagini". "Cosa stanno esattamente cercando di nascondere?".  "I team di esperti che sono sul posto devono avere accesso immediato alla zona del disastro per un'inchiesta che sia credibile" ha aggiunto Obama.

Il mistero sull’abbattimento dell’aereo malese sui cieli ucraino è destinato a restare tale ancora per del tempo. E con esso ad acuirsi le tensioni tra Kiev e i separatisti filorussi. Mosca ha infatti smentito di aver fornito ai ribelli i missili Buk sospettati dalla Casa Bianca, oltre che dallo stesso governo ucraino di essere stati usati per distruggere il Boeing della Malysia Airlines con a bordo 298 persone. Mosca "non ha fornito agli insorti sistemi missilistici Buk o altro materiale militare, ha detto il generale Andrei Kartapolov dello stato maggiore russo. Allo stesso tempo il ministero della Difesa russo afferma che non è stato rilevato il lancio di alcun missile vicino la rotta del Boeing 777: era invece presente nelle vicinanze un caccia ucraino. Per la precisione, si tratterebbe di  un Su-25 in volo ascendente verso l’aereo. “Rappresentanti dell'amministrazione Usa sostengono di avere immagini dallo spazio che confermano che sono stati i miliziani a lanciare il missile in direzione dell'aereo della Malaysian”, ha aggiunto il capo della Prima sezione operativa dell'esercito russo, "ma nessuno ha mai visto queste immagini" e la Russia chiede di "metterle a disposizione della comunità internazionale, per una dettagliata analisi".

USA e Europa contro la Russia. E a Donetsk si combatte

Nel frattempo, però, Europa e USA alzano la voce con la Russia sul dramma costato la vita a quasi trecento persone, per lo più di nazionalità olandese. Germania, Regno Unito e Francia chiedono al Cremilno di permettere l'accesso agli ispettori Ocse sul luogo del disastro, altrimenti – hanno minacciato – l’UE "ne trarrà le conseguenze". Ad occuparsi dell'inchiesta sul disastro è proprio l'Olanda. Da Mosca ci sarebbe un segnale di apertura dopo che Vladimir Putin ha parlato col premier Mark Rutte e si è impegnato in prima persona a garantire "piena cooperazione". “Il mondo vuole vedere anche un cambiamento vero nell’atteggiamento della Russia rispetto alla crisi in Ucraina” ha detto il primo ministro britannico David Cameron che oggi ha presieduto un altro meeting d’urgenza prima di riferire alla Camera dei Comuni sugli sviluppi relativi al disastro. Nel frattempo corpi delle vittime (282 su 298 passeggeri totali) sono stati sistemati nei vagoni frigoriferi di un treno nella stazione di Torez, dove una squadra di inquirenti olandesi li sta esaminando. Tutto ciò mentre nella zona di Donetsk è ripreso un intenso fuoco d'artiglieria.

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