Addio a Bea Naso, la “bambina di pietra” che poteva muovere solo gli occhi
Il cuore di Beatrice "Bea" Naso ha cessato di battere questa sera a sei mesi di distanza da quello di sua madre Stefania Fiorentino, morta ad agosto a causa di un tumore. La bimba era stata soprannominata "bambina di pietra", nomignolo che i suoi genitori detestavano ma che descriveva la sua condizione. Una rarissima sindrome, a cui nessuno è ancora riuscito a dare un nome, aveva reso rigide tutte le sue articolazioni. "Beatrice questa sera è volata via. In questo giorno, dedicato agli innamorati, ha deciso di correre ad abbracciare la sua mamma. Saperle insieme sarà la nostra forza", scrive la zia di Beatrice, sorella di Stefania, Sara Fiorentino.
Proprio Sara Fiorentini, insieme con Stefania, aveva dato vita al “Mondo di Bea”, una pagina sui social nata per parlare di Beatrice e della sua rarissima condizione che è diventata anche uno strumento per aiutare tanti bambini colpiti da malattie rare. "Il mondo di Bea resterà in assoluto il miglior posto che io abbia mai potuto visitare, per sempre", scrive ancora questa sera la sia su Facebook.
Della patologia che aveva colpito Bea si erano interessati specialisti di tutto il mondo, alla ricerca di spiegazioni sulle ragioni per cui le sue articolazioni si erano calcificate e la piccola riuscisse a muovere agevolmente solo gli occhi. Le condizioni di Beatrice si erano aggravate da giorni. La bimba – di soli sette anni – era ricoverata nel reparti di rianimazione del Regina Margherita, sedata per volere della famiglia affinché non potesse soffrire. "I suoi polmoni sono compromessi", scriveva ieri la zia. Capitava sovente che le sue crisi respiratorie fossero più gravi del solito e la bimba – che per la sua patologia non poteva nemmeno essere intubata – venisse ricoverata.