Abusi urbanistici a Bari: il sindaco Emiliano è coinvolto nell’inchiesta
Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, e l'inchiesta della procura sul gruppo Dec. Cosa accomuna il primo cittadino barese all'azienda di costruzioni che ha visto l'arresto di 7 persone, martedì scorso? Un fitto rapporto di fiducia. Il sindaco non risulta indagato, ma gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la fitta trama che lega Emiliano all'azienda, un rapporto di fiducia e regali che, secondo la procura, va chiarita in modo urgente. Tra gli arrestati, Gerardo Degennaro, consigliere regionale del Pd e uomo di fiducia del sindaco. La procura di Bari e la Guardia di Finanza indagano su questa storia da 7 anni e parlano del sindaco Emiliano come referente politico del gruppo Degennaro. Gli incontri tra le due parti erano notevolmente frequenti.
I rapporti tra il sindaco di Bari e la Dec – L'azienda Dec ha costruito parcheggi interrati e appartamenti di edizia agevolata a Bari. L'inchiesta ha ha portato all'arresto di 7 persone è relativa agli abusi urbanistici commessi dalla società, una serie di frodi effettuate con soldi sottratti allo Stato e all'Unione europea. Il capo dei lavori pubblici era Vito Nitti, definito dalla Finanza "scrivano del gruppo imprenditoriale" che avrebbe raggiunto tale posizione "per la sua piena capacità di soddisfare le esigenze della politica e le specifiche pressioni dei Degennaro". E' quanto riferito dai pm Renato Nitti e Francesca Romana Pirrelli. Il sindaco Emiliano avrebbe ricevuto numerosi regali dai Degennaro, compresi "champagne, vino e formaggi, quattro spigoloni, venti scampi, ostriche imperiali, cinquanta noci bianche, cinquanta cozze pelose, due chili di allievi locali di Molfetta e otto astici". L'ennesimo collegamento con il gruppo, poi, è evidenziato dai lavori dell'azienda di prefabbricati ‘Ianus', il cui socio risulta essere Michele Emiliano, cugino del sindaco. La società ha effettuato lavori in subappalto per 1.789.025,01 euro, sempre per conto della Dec.
La famiglia Degennaro e gli esponenti politici – Le conoscenze politiche dei Degennaro, però, non si fermano al sindaco di Bari. Sembra che il gruppo avesse una forte influenza sugli esponenti della Margherita, che "seguivano le disposizioni impartite dall'imprenditore". Vito Degennaro, infine, "poteva vantare illustri conoscenze di esponenti del governo quali Mario Lettieri (sottosegretario nel governo Prodi) e Francesco Boccia, consigliere economico del ministro dell'industria Enrico Letta". Secondo la Finanza, i Degennaro avevano tentato di sabotare la finanziaria del 2008.