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Abolizione vitalizi, Richetti (Pd): “Provvedimento demagogico e incostituzionale, è solo un’arma di distrazione di massa”

Oggi, l’ufficio di presidenza della Camera ha approvato la delibera per il ricalcolo contributivo dei vitalizi degli ex deputati, una manovra che produrrà circa 40 milioni di euro di risparmi. Il taglio dei vitalizi, però, non varrà per i senatori perché la delibera approvata dall’organo di Montecitorio vale per un solo ramo del parlamento, non essendo una legge ordinaria. Ai microfoni di Fanpage.it, l’onorevole Matteo Richetti del Partito Democratico, padre della pdl per l’abolizione dei vitalizi proposta nella scorsa legislatura, ci spiega quali sono i punti critici del provvedimento pentastellato.
A cura di Charlotte Matteini
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Nella giornata di oggi, l'ufficio di presidenza della Camera ha approvato la delibera per il ricalcolo contributivo dei vitalizi degli ex deputati, una manovra che produrrà circa 40 milioni di euro di risparmi. Il taglio dei vitalizi, però, non varrà per i senatori perché la delibera approvata dall'organo di Montecitorio, non essendo una legge ordinaria, non produce alcun effetto sugli inquilini di Palazzo Madama e molto probabilmente verrà dichiarata incostituzionale. In sostanza, la delibera tanto voluta dal Movimento 5 Stelle e dal presidente della Camera Roberto Fico potrebbe avere vita breve ed è possibile che venga annientata dai già annunciati ricorsi avanzati dagli ex parlamentari. Per fare il punto della situazione e capire meglio quali sono i punti critici di questo provvedimento, Fanpage.it ha raggiunto l'onorevole Matteo Richetti del Partito Democratico, padre del progetto di legge per l'abolizione dei vitalizi proposto nella scorsa legislatura.

Onorevole Richetti, che cosa pensa di questa delibera per il ricalcolo dei vitalizi approvata dall'Ufficio di presidenza della Camera?

Credo sia un passo in avanti ma allo stesso tempo un'occasione mancata, nel senso che la delibera ricalca i criteri con cui io avevo costruito il progetto di legge, ovvero un ricalcolo anche degli attuali vitalizi che prevedesse l'erogazione di un assegno sulla base dei contributi versati, ovviamente con dei meccanismi di riequilibrio perché stiamo parlando di situazione generate molto tempo fa e quindi bisognava evitare eccessi in un senso o nell'altro – punitivi o troppo generosi per chi ha beneficiato del vitalizio da molto tempo.

A suo avviso, quali sono i punti critici di questo provvedimento?

Il problema è questo: lo strumento della delibera è limitato a chi ha fatto il deputato della Repubblica, perché l'ufficio di presidenza della Camera è competente per un solo ramo di parlamento, e questo non è un elemento secondario perché rischia, anzi è sicuro, che andrà a generare delle situaizoni di diversità per chi ha fatto il parlamentare alla Camera, al Senato o per chi ha fatto il parlamentare regionale, che sono tutti e tre status che danno luogo a un vitalizio e tutti e tre generati da meccanismi simili sui quali si interviene in maniera disordinata e disarticolata, tanto è vero che questo concederà il fianco maggiormente alla fondatezza dei ricorsi degli ex deputati, perché con questa delibera sostanzialmente viene a mancare il principio di uguaglianza e si genera una disparità tra chi ha fatto 5 anni di legislatura alla Camera o al Senato. Io francamente mi chiedo come sia possibile che non si sia preso in considerazione questo elemento, è un errore troppo palese e troppo macroscopico. Non si è voluto intraprendere la strada del progetto di legge, non mi chieda perché, forse perché avrebbe minato il lavoro di propaganda del Movimento 5 Stelle.

Eppure era stato raggiunto un accordo con i 5 Stelle nella passata legislatura per l'approvazione del suo progetto di legge

Più che un accordo, era stata raggiunta l'approvazione della legge in un solo ramo del Parlamento, alla Camera, mentre al Senato la legge non è stata discussa. Il probelma non è fare accordi, il problema è fare le cose seriamente. Siccome però il Movimento 5 Stelle ci ha attaccato nella scorsa legislatura proprio per non aver approvato quella legge quando invece avevano una straordinaria occasione per farlo, mi chiedo a questo punto per quale motivo. La verità è, e non è per fare polemica, che questo lavoro ha una forte componente di demagogia e di ricerca del consenso che è imbarazzante rispetto alla volontà di riordinare seriamente un pezzo delle prerogative parlamentari, che sarebbe la cosa più seria da fare per dare di nuovo forza e dignità alla politica. Il problema non è fare la spedizione punitiva e dire agli italiani ‘noi li abbiamo colpiti', bisognerebbe ricostruire il sistema su basi solide, anche per dare forza alla democrazia e alle istituzioni, al parlamentarismo e ai partiti. L'obiettivo qui evidentemente è diverso e quindi gli strumenti utilizzati sono diversi.

Secondo lei cosa potrebbe accadere a questo provvedimento nel momento in cui dovessero venire accolti i ricorsi degli ex parlamentari?

Guardi, non lo so e non mi interessa, nel senso che tutto è fatto affinché si arrivi proprio a questo risultato, perché al Movimento 5 Stelle interessa solamente una cosa: dire agli italiani ‘noi l'abbiamo fatto e la Casta si difende', non gliene frega niente di fare un provvedimento serio. Ma come ti salta in mente di approvare una delibera del genere per un solo livello? Ma è evidente che serve una legge ordinaria, ma non è che io mi ero dilettato a fare una legge ordinaria così, per perdere tempo. Ma è talmente semplice la questione che io non saprei nemmeno come risponderle compiutamente a questa domanda, perché in questa maniera va a crearsi una disparità che qualunque giudice e qualunque tribunale chiamato a dirimere la questione non potrà far altro che ammettere che si è creata una questione di disparità tra due persone che hanno fatto  i parlamentari, per cui il provvedimento è ingiusto e non rispetta il principio di uguaglianza. Oltretutto hanno approvato questa delibera senza nemmeno avere l'altro ufficio di presidenza del parlamento allineato su questo tema. Dopo averci tenuto fuori dall'organo, non concedendoci nemmeno un questore nei due rami del parlamento perché avevano paura che costituissimo un freno a questo straordinario governo del cambiamento, e avendo in entrambe le Camere molti parlamentari negli uffici di presidenza, i 5 Stelle non sono nemmeno in grado di far approvare la stessa delibera anche al Senato. Detto questo, anche in questo modo avremmo avuto il problema delle migliaia di consiglieri regionali che da queste delibere non verrebbero comunque toccati, perché servirebbe una legge ordinaria per andare a ricalcolare anche i loro vitalizi. Io davvero non capisco, ma davvero c'è qualche italiano convinto che facciano sul serio? E lo dico ben sapendo che noi non abbiamo avuto le carte in regola, non è una critica tanto per attaccare i 5 stelle, è una critica di grande amarezza perché vedere che la politica, anziché fare una cosa fatta seriamente, cede alla corsa di chi va al mercato a vendere un prodotto fatto male, non appropriato, che non risolve affatto il problema, è avvilente. Ma vede, non è solo questo…

La delibera sbagliata sui vitalizi è solo la punta dell'iceberg?

In sostanza, si vuole dare in pasto agli italiani questa abolizione dei vitalizi per nascondere il fatto che questo governo in oltre 40 giorni non ha fatto niente, non ha prodotto atti. Questo governo, da quando si è insediato, non è riuscito a fare un passo in nessuna direzioni, ci sono decreti annunciati e nomi suggestivi, una narrazione sulla chiusura dei porti che è abominevole, ma a parte questo il governo non c'è, non sta facendo niente, non ci sono provvedimenti per le imprese, per i giovani, per le famiglie, per l'ambiente, non c'è nulla. E quando non c'è nulla, non c'è niente di meglio che un'arma di distrazione di massa come quella che hanno trovato.

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