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A Gaza tregua finita, decine di palestinesi uccisi e accuse reciproche

È la prima tregua accettata da tutte le parti, ma Israele avverte che continuerà a distruggere i tunnel. Prima del cessate il fuoco intensi bombardamenti sulla Striscia hanno causato altre vittime.
A cura di Antonio Palma
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Ore 19.30 – Dopo alcune modifiche al testo della legge bocciato ieri, il Senato statunitense ha dato il via libera all’unanimità al testo che destina 225 milioni di dollari a Israele per il sistema di difesa Iron Dome.

Ore 16.45 – Hadar Goldin, militare israeliano catturato oggi da Hamas, sarebbe cugino di secondo o terzo grado del ministro della Difesa israeliano Moshe Ya’alon.

UPDATE 13.30 – Rapito soldato israeliano –  "Iniziali indicazioni suggeriscono che un soldato israeliano è stato rapito da terroristi nella Striscia di Gaza", con questo comunicato uno dei portavoce dell'esercito israeliano ha annunciato il possibile rapimento di un militare di Tel Aviv che manca all'appello. La notizia era sta già anticipata da alcuni media palestinesi che parlavo di rottura della tregua a seguito della scomparsa di un soldato dello stato ebraico. La sparizione del soldato sarebbe avvenuta durante alcune operazioni militari nei pressi di uno dei tunnel che l'esercito israeliano sta distruggendo. "Alle 9.30 di stamattina, un attacco è stato condotto contro forze israeliane che operavano allo smantellamento di un tunnel. Iniziali indicazioni suggeriscono che un soldato israeliano è stato rapito da terroristi durante l’incidente" ha ricostruito il portavoce militare israeliano. Proprio questo attacco secondo Israele avrebbe scatenato la reazione dell'aviazione che ha ripreso i bombardamenti uccidendo decine di palestinesi a sud della Striscia di Gaza.

UPDATE 12.30 – Tregua finita. Dopo un rimpallo di accuse, scontri armati al confine e l'uccisione di decine di  palestinesi nella zona di Rafah, la tregua scattata questa mattina a Gaza si può dire ufficialmente conclusa. Il cessate il fuoco in sostanza è durato meno di due ore dall'annuncio e ora da entrambe le parti si ritorna a sparare. Il governo israeliano ha informato l'inviato dell'Onu nella zona che l'interruzione dell'azione militare è da considerarsi conclusa e ha ripreso i bombardamenti in molte zone, mentre Hamas ha ripreso i lanci di missili su Israele dove risuonano le sirene di allarme. Al momento sbarramenti di artiglieria impediscono ai soccorritori di recuperare i morti nella Striscia di Gaza ed è stato chiuso il valico di Kerem Shalom situato vicino a Rafah. Cadute le condizioni che avevano favorito la tregua umanitaria, anche l'Egitto ha deciso di cancellare i colloqui tra le parti previsti oggi a Il Cairo.

UPDATE 10.30 – Fonti palestinesi: "8 persone uccise da una cannonata". Purtroppo a poche ore dall'inizio della tregua umanitaria di 72 ore arrivano già cattive notizie dalla Striscia di Gaza. Secondo fonti mediche palestinesi, infatti, nonostante il cessate il fuoco almeno otto persone sarebbero state uccise nella Striscia  da colpi di arma da fuoco. In particolare gli otto palestinesi morti sarebbero stati colpiti da una cannonata sparata dalle forze armate israeliani durante le operazioni militari nella zona di Rafah. Sul fronte opposto i media israeliani riferiscono di diversi lanci di missili dalla Striscia di Gaza verso la zona di Eskhol.

È scattata questa mattina alle 8 ora locale, le 7 in Italia, la nuova tregua umanitaria a Gaza per soccorrere i feriti palestinesi colpiti durante gli scontri armati tra l'esercito israeliano ed i guerriglieri di Hamas. Il cessate il fuoco che dovrebbe durare 72 ore è il primo accettato da entrambe le parti in lotta dall'inizio del conflitto armato nella Striscia di Gaza. L'annuncio è stato dato congiuntamente dall'Onu e dal segretario di Stato americano John Kerry che si sono impegnati come interlocutori tra israeliani e Hamas. Durante la tregua i civili a Gaza riceveranno aiuti umanitari e avranno tempo per rifornirsi di cibo, prendersi cura dei feriti e seppellire i morti. Le vittime palestinesi della guerra a Gaza infatti sono ormai oltre quota 1.450 dopo che altri quattordici palestinesi sono stati uccisi da colpi di carri armati israeliani a Khan Younis, a sud della Striscia. Lo ha annunciato il portavoce dei servizi di soccorso locali, Achraf al-Qodra, specificando che tra le vittime ci sono una donna ed almeno due bambini. Contemporaneamente anche cinque soldati di Tel Aviv sono stati uccisi da un colpo di mortaio lungo la frontiera della Striscia di Gaza così il bilancio dei morti tra i soldati israeliani sale a 61 vittime.

Bombardamenti a Gaza prima della tregua

Del resto, nonostante l'appello della diplomazia internazionale ad agire con moderazione prima dell'inizio della tregua umanitaria, l'esercito israeliano ha continuano le sue operazioni nella Striscia con violenti bombardamenti. Il cessate il fuoco infatti è stato preceduto da due ore di bombardamenti intensi e colpi d'artiglieria pesante su molte zone. Le autorità israeliane hanno fatto sapere anche che durante queste 72 ore continueranno ad operare nella Striscia di Gaza per "difendersi da eventuali attacchi provenienti da Hamas". Operazioni militari che comprendono però anche la distruzione dei tunnel creati dall'organizzazione palestinese.

La diplomazia al lavoro

La diplomazia comunque continuerà i negoziati cercando di arrivare ad un prolungamento del cessate il fuoco  e ad una tregua più duratura. "Esortiamo tutte le parti rispettare pienamente i loro impegni durante la tregua", si legge in una nota della Casa Bianca che aggiunge: "Crediamo che l'unico modo per affrontare le preoccupazioni di sicurezza di Israele e permettere ai palestinesi di Gaza di condurre una vita normale sia attraverso un accordo di cessate il fuoco permanente. Esortiamo le delegazioni israeliane e palestinesi ad avviare immediatamente negoziati al Cairo, su iniziative dell'Egitto, allo scopo di raggiungere un cessate il fuoco sostenibile".

Altri negoziati in Egitto

Hamas e tutti i movimenti della Resistenza palestinese dal loro canto hanno accettato il cessate il fuoco per 72 ore, spiegando che sarà rispettato da tutti i movimenti se Israele non procederà ad ulteriori attacchi contro la Striscia di Gaza. Come ha spiegato un portavoce palestinese, già oggi ci saranno negoziati diretti a Il Cairo, dopo l'inizio del cessate il fuoco, per discutere una tregua duratura e per portare sul tavolo delle trattative le richieste delle organizzazioni palestinesi. Gli Usa hano assicurato di essere pronti a "sostenere la conclusione positiva di questi negoziati, lavorando con Israele, l'Autorità palestinese, Egitto, le Nazioni Unite e gli altri partner della zona".

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