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A Brindisi si cerca un pick up bianco che avrebbe trasportato le bombe

Il furgoncino è stato avvistato poco prima dell’esplosione dinanzi alla Morvillo-Falcone, nel momento in cui i testimoni avrebbero visto qualcuno spostare il cassonetto. Intanto la polizia non conferma la notizia dell’esistenza di altre immagini.
A cura di Susanna Picone
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Il furgoncino è stato avvistato poco prima dell’esplosione dinanzi alla Morvillo-Falcone, nel momento in cui i testimoni avrebbero visto qualcuno spostare il cassonetto. Intanto la polizia non conferma la notizia dell’esistenza di altre immagini.

Le bombe della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi potrebbero essere state trasportate con un pick up bianco. Sarebbe questa l’ultima pista sulla quale si stanno muovendo gli investigatori, quella intenta a cercare un furgoncino avvistato da alcuni testimoni e che si ritiene possa aver scaricato dinanzi alla scuola il cassonetto dei rifiuti con all’interno le bombe che hanno ucciso Melissa. Questo pick up bianco, secondo quanto scrive Repubblica, è l’unica vettura che la notte dell’attentato è passata accanto alla scuola: erano le tre e mezza di notte, poche ore prima della tragica esplosione, lo stesso orario in cui i testimoni interrogati hanno detto di aver visto qualcuno muoversi vicino al cassonetto.

Si battono tutte le piste – Le indagini a Brindisi vanno avanti con il sostegno dello Stato, il lavoro degli inquirenti e la collaborazione di tutte le persone vicine alla Morvillo-Falcone, intorno alla quale si continuano a fare diverse ipotesi. Ieri, quando si è ripetuto che nessuna pista poteva ancora essere esclusa, era stata diffusa la notizia di un altro aspetto sul quale si stava scavando e cioè quello di una vecchia minaccia giunta alla scuola del preside Rampino (un uomo dall’identità sconosciuta ma dai tratti somatici corrispondenti a quello del video che, cacciato fuori dal preside, avrebbe urlato “Ve la farò pagare”), circostanza però che il preside stesso avrebbe negato. Poi ai giornalisti Rampino aveva assicurato l’esistenza di altre immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza, immagini che mostravano l’attentatore e che presto lo avrebbero incastrato. Gli inquirenti però non avrebbero, al momento, confermato l’esistenza di questi nuovi filmati.

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